Andrea Costa (Gruppo misto-Ncd.Area popolare ), presidente della Commissione Ambiente-Territorio, giovedì sera ha incontrato i sindaci della Val di Vara che premono per l'apertura dell'Hospice alla Spezia, struttura di cui la provincia spezzina – unica in Liguria – è ancora sprovvista. Durante l'incontro con Costa, - che era stato sollecitato nei giorni scorsi da associazioni di volontariato e sociali - i sindaci della Vallata hanno condiviso un documento che è stato già inoltrato all'Asl 5.
«Il fatto che questo documento sia stato sottoscritto da tutti i sindaci della vallata, senza divisione partitiche è significativo – ha spiegato Costa - dice con chiarezza quanto il territorio avverte con forza l'esigenza di questa struttura in città, in una zona baricentrica rispetto all'intera area spezzina, incluso l'entroterra che non può certo restare marginale».
«E' inaccettabile gettare al vento risorse ed esperienze ventennali nel campo delle cure palliative. Noi riteniamo che i servizi debbano essere garantiti a tutti i pazienti su tutto il territorio provinciale e, in particolare modo a chi, come il paziente oncologico, affronta un lungo percorso, purtroppo terminale, di dolore», si legge nel documento dove si ribadisce con chiarezza anche la necessità di aprire la struttura in città, cioè in una località centrale e facilmente raggiungibile rispetto al resto del territorio : «L'ipotesi di apertura di strutture alternative a quella della Spezia riteniamo che sia una scelta che penalizzi la pluralità dell'accessibilità del servizio».
Costa ricorda che il piano sanitario regionale, varato dalla precedente amministrazione regionale, prevede l'hospice a Sarzana, anche se alcuni amministratori di quella stessa amministrazione si erano impegnati ad aprire la struttura nella palazzina di via Fontevivo alla Spezia, dove son disponibili i necessari spazi. «L'impegno è stato disatteso dalla passata amministrazione – dice il consigliere – Io ora io mi impegno a sottoporre la questione all'attenzione dell'assessorato, per arrivare – ne sono certo - in tempi stretti alla soluzione. Non si può attendere oltre».
Perché, come sottolinea Costa e come si legge nel documento, «la terapia del dolore e l'assistenza psicologica costituiscono un aspetto fondamentale, irrinunciabile, del percorso dei pazienti».
Il documento è stato nel dettaglio sottoscritto dagli amministratori di Beverino, Bolano, Borghetto di Vara, Brugnato, Calice al Cornoviglio, Carrodano, Follo, Pignone, Riccò del Golfo, Rocchetta Vara, Sesta Godano, Zignago, nell'ordine Marco Cosini, Alberto Battilani, Fabio Vincenzi, Corrado Fabiani (vicesindaco), Mario Scampelli, Pietro Mortola, Giorgio Cozzani, Andrea Bertolotto, Nicolò Quilico, Roberto Volpi, Marco Traversone e Annalisa Pisoni.
Qui sotto il documento firmato dai sindaci della Val di Vara.