La FP CGIL, con il suo rappresentante Giovanni Cargiolli, ha tentato una conciliazione dinanzi a S.E. il Prefetto per cercare di evitare decise azioni sindacali a tutela dei propri iscritti.
"Siamo tornati indietro di due anni – dice Cargiolli - quando ci hanno fatto credere che la costituzione della cooperativa Idrolevante avrebbe risolto definitivamente i problemi societari. La cosa assurda è che all'interno della cooperativa costituita dai dipendenti, e in quanto tale autorizzata dal Tribunale, non vi è neppure un dipendente di Deiva Sviluppo!! Gli ultimi due, unici a farne parte per un certo periodo, sono stati costretti a dimettersi recentemente."
Tuttavia Idrolevante continua a gestire il servizio idrico (non si capisce bene in quale forma), a percepirne gli incassi senza garantire lo stipendio ai dipendenti come sancito dagli accordi sindacali sottoscritti.
E' forte la preoccupazione e neppure le parole del Sindaco Gianluigi Troiano hanno contribuito a rassicurare i dipendenti, riunitisi in assemblea il giorno 22/10/2015.
Se aggiungiamo poi l'incertezza legata al futuro (partner esterno, situazione Idrolevante) è facile capire quale sia lo stato d'animo che pervade il personale tutto.
"Abbiamo deciso – conclude Cargiolli - di non accettare ulteriori ritardi nel pagamento degli stipendi attivando tutte le tutele necessarie, sia giudiziarie sia sindacali, atti ingiuntivi e astensioni dal lavoro come previsto dal CCNL. Non escludiamo anche il risarcimento quale danno degli obblighi assunti negli accordi sindacali del 08/05/2012 e del 31/01/2013."
I disagi si ripercuotono anche sugli utenti che non ricevono, ormai da mesi, le bollette del servizio idrico nonostante le rassicurazioni delle società e l'intervento dell'Ato Est spezzino.