«Grazie del bene che fate a chi è malato e della testimonianza di solidarietà che date all'intera comunità. Ci aiutate a comprendere che la sofferenza è condizione speciale di vicinanza a Dio, per chi la vive sulla sua pelle, nel suo cuore, e per chi la allevia nell'altro, bisognoso di conforto».
Con queste parole, il vescovo monsignor Luigi Ernesto Palletti si è rivolto, domenica 6 gennaio, alla numerosa delegazione dell'Unitalsi spezzina, l'associazione che assiste da decenni le persone malate e che si occupa di accompagnarle in visita ai principali santuari, in particolare a Lourdes. Proprio all'Unitalsi, come è noto, è stato assegnato quest'anno il premio diocesano della solidarietà «Monsignor Siro Silvestri», conosciuto come a premio della bontà», ed il riconoscimento è stato consegnato dal vescovo in cattedrale al termine della Messa pontificale dell'Epifania. A ritirarlo è stata la presidente Donatella Galeotti, volontaria da oltre trent'anni, accompagnata da una folta delegazione di associati, a cominciare dal suo predecessore Italo Lunghi, cui si sono uniti il dirigente regionale Massimo Besana e la presidente di Genova Francesca Faruffini. Alla Spezia l'Unitalsi opera da oltre ottant'anni, nella sua sede di Mazzetta, ed anche questo recente traguardo è stato uno dei motivi che hanno suggerito all'apposita commissione diocesana di scegliere l'associazione come beneficiaria del premio, a sua volta messo a disposizione come ogni anno dal Lions club «Host». Attualmente sono centosettanta le persone malate seguite dalle volontarie e dai volontari dell'Unitalsi, e molte di loro partecipano ai pellegrinaggi a Lourdes e altrove che vengono organizzati, quasi sempre in treno, nel corso dell'anno. Se domenica scorsa, nella luce liturgica dell'Epifania, il vescovo ha voluto dedicare la sua presenza in cattedrale alla solidarietà, oggi non sarà da meno con altre due celebrazioni. Alle 10.30, infatti, monsignor Palletti presiede nella chiesa parrocchiale di Rebocco la Messa in occasione della «giornata del migrante», Messa arricchita da canti e preghiere delle diverse comunità non italiane presenti in città. Seguirà un momento di festa nei locali della parrocchia. Alle 16, il vescovo si sposta poi in Val di Vara, a Veppo, per la Messa in occasione della locale «festa della famiglia».