Gli aquilotti per l'isola che non c'è ^{In evidenza}

I giocatori dello Spezia, infatti, intendono sostenere i ragazzi dell'«Isola che non c'è», la comunità della Chiappa che accoglie minori in stato di disagio, e così, mercoledì alle 18, presso la «Cittadella della Pace», struttura diocesana che si trova a Pegazzano, in via XV Giugno 38, parteciperanno ad un aperitivo cui tutti sono invitati. L'iniziativa è organizzata dalla cooperativa spezzina in collaborazione con la Caritas diocesana, che ospita l'evento. I proventi della serata saranno utilizzati per finanziare le attività invernali dei ragazzi della comunità. Numerosi volantini dell'iniziativa sono stati distribuiti domenica scorsa allo stadio «Alberto Picco» in occasione della vittoriosa partita con la Reggina, suscitando parecchio interesse tra gli sportivi presenti. Così mercoledì, alla «Cittadella della Pace», è atteso il pubblico delle grandi occasioni. Sarà un'opportunità particolare per incontrare di persona i campioni della serie B e per conoscere una realtà, l'«Isola che non c'è», nella quale alcuni giovani soci si sono messi insieme per creare la prima comunità educativa assistenziale del territorio spezzino. La cooperativa, operante dal 2001, intende restituire ai minori in difficoltà un clima familiare positivo, ovvero proprio quel luogo di condivisione e di responsabilità che è venuto loro a mancare e che invece è essenziale per la formazione di personalità sane ed equilibrate. Sette giorni dopo, mercoledì 17 ottobre, la «Cittadella della Pace» sarà teatro di un'altra importante iniziativa: la prima «Notte bianca per i senza dimora». Sarà una serata di convivialità e di spiritualità dedicata alle persone povere, che riprende in un diverso contesto la formula della «Notte bianca» già utilizzata da alcuni a Mazzetta nell'ambito delle attività di pastorale giovanile. Alla «Notte bianca per i senza dimora» - il cui numero a causa della crisi economica in corso è purtroppo in crescente aumento - interverrà anche l'amministratore diocesano monsignor Giorgio Rebecchi.