fbpx

Accedi al tuo account

Nome utente*
Password *
Ricordami

Perdita via Arena ad Ameglia, ACAM: “Non è intervento prioritario” In evidenza

In relazione alla notizia di perdita idrica in Via Arena ad Ameglia, pubblicata in questi giorni sulla stampa locale, Acam Acque comunica quanto segue.

"Entro le 24 successive alla prima segnalazione di dispersione, ricevuta in data 26 maggio u.s., è stato eseguito il sopralluogo di verifica e di messa in sicurezza, tramite il quale l'addetto ha rilevato caratteristiche di pericolosità della dispersione pressoché nulle, corrispondenti alla classificazione di "priorità bassa" prevista dal sistema di qualità adottato dal gestore e attribuita a ciascuna perdita che "non possa dare origine, anche in un'ipotetica previsione di medio termine, a situazioni di minimo pericolo o disservizio", e che per questo è possibile sottoporre a riparazione entro un massimo 45 giorni, qualora sussistano altre contestuali esigenze maggiormente prioritarie. A tale riguardo confermiamo ad oggi la validità della nostra valutazione ed informiamo che, nel rispetto del sistema di gestione adottato, abbiamo programmato la riparazione entro la settimana corrente. Precisiamo, a scanso di equivoci, che i metri cubi fatturati all'utenza non risentono in alcun modo delle dispersioni lungo le adduttrici di pertinenza del pubblico acquedotto e che al momento nessun difetto di erogazione è stato prodotto. Ovviamente non può essere imputabile a questo gestore la presenza situazioni di abbandono di materiale dovuto a comportamenti esogeni alla gestione del servizio idrico integrato. Per la parte idrica dell'articolo, cogliamo l'occasione per un chiarimento non solo riferito al caso specifico ma anche finalizzato ad una più chiara comprensione del contesto operativo generale. In primo luogo occorre precisare che le dispersioni idriche costituiscono circostanza operativa tecnicamente non azzerabile. Basti il fatto che sono considerate eccellenti, a livello europeo, situazioni acquedottistiche in cui le perdite rappresentano pur sempre il 15/20 % dell'acqua immessa in rete.

 

Lo sforzo di qualsiasi gestore è dunque rivolto al contenimento e all'equilibrata gestione di un fenomeno connaturato all'esistenza stessa di una rete diffusa che, nel caso di Acam Acque, presenta un'estensione lineare di più di 1.900 km, necessari per erogare capillarmente l'acqua ai 130 mila clienti dei 26 comuni gestiti, distribuiti su un territorio complessivo di 616 Kmq. Tali numeri dicono subito che il fattore di contemporaneità degli eventi disfunzionali rappresenta uno dei principali elementi di rischio nel controllo delle perdite, cui occorre far fronte con scelte gestionali capaci di garantire, da una parte, il sicuro rispetto della carta dei servizi (qualità, quantità e continuità dell'erogazione), dall'altra, la sostenibilità economica (e conseguentemente tariffaria) della risposta operativa e dell'assetto dimensionale di uomini e mezzi impiegati. In tal senso Acam Acque si è dotata di un sistema di "classificazione" delle perdite che attribuisce diversi livelli di priorità in base all'oggettivazione di alcune caratteristiche di "pericolosità" della dispersione stessa: pericolosità in rapporto all'area di fuoriuscita (traffico veicolare, rischio di formazione
di ghiaccio, di danneggiamento agli stabili), in rapporto alla fornitura (rischio di sospensione o alterazione dell'erogazione), in rapporto alla quantità e tipologia del bacino di utenza interessato (grandi adduttrici, alimentazione a presidi sanitari, ecc.). Tutto ciò è finalizzato a modulare le risorse proporzionalmente alla gravità dell'evento e con priorità attribuite in un'ottica totalmente e neutralmente comprensoriale. In questo processo di classificazione può anche accadere di involontariamente sottovalutare o sopravvalutare alcuni elementi di contesto, come per qualsiasi processo decisionale operante su variabili non completamente controllabili e come per qualsiasi scelta operativa basata non sull'azzeramento dei rischi (proibitivo sul piano tecnico ed economico) ma su una loro responsabile e ragionevole riduzione, e tuttavia
il sistema, in linea generale, si dimostra affidabile.

Acam Acque, a fronte di queste precisazioni, tiene comunque a sottolineare lo sforzo che l'Autorità d'Ambito, per esso i Comuni e da ultimo il gestore medesimo stanno impiegando per il miglioramento del servizio idrico, che passa non solo dall'ottimizzazione della risposta operativa ma anche dalla pianificazione, programmazione e soddisfacimento del fabbisogno di rinnovamento delle infrastrutture.

È GRATIS! Compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna stampa.

Gazzetta della Spezia & Provincia non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio con una piccola donazione. GRAZIE

Vota questo articolo
(0 Voti)

Lascia un commento

Assicurati di aver digitato tutte le informazioni richieste, evidenziate da un asterisco (*). Non è consentito codice HTML.

Studio Legale Dallara

Informiamo che in questo sito sono utilizzati "cookies di sessione" necessari per ottimizzare la navigazione, ma anche "cookies di analisi" per elaborare statistiche e "cookies di terze parti".
Puoi avere maggiori dettagli e bloccare l’uso di tutti o solo di alcuni cookies, visionando l'informativa estesa.
Se invece prosegui con la navigazione sul presente sito, è implicito che esprimi il consenso all’uso dei suddetti cookies.