Come innalzare la qualità dell'assistenza socio sanitaria mentre aumenta il numero di anziani e diminuiscono le risorse pubbliche disponibili per gli enti locali e le piccole comunità?
Questa la domanda che oggi devono affrontare le istituzioni che erogano servizi alla popolazione anziana, una domanda urgente ma a cui è difficile dare risposta, soprattutto in territori particolari dal punto di vista demografico e socio economico come l'appennino emiliano, la riviera ligure di levante e la Val di Vara. Per questo l'Unione dei 4 Comuni ha scelto la strada del confronto con quelle realtà del privato sociale che, come la cooperativa Proges, più avanti si sono spinte sulla strada dell'innovazione.
La prima tappa sarà sabato 21 febbraio (anche se la data non è ancora certa) presso il municipio di Monterosso, piano terreno, una giornata interamente dedicata al tema con un convegno pubblico al mattino e una tavola rotonda di approfondimento al pomeriggio.
"L'innovazione non è di per sé un valore – dice il Responsabile della Area Socio Assistenziale di Proges Davide Cortesi –. Anzi, l'innovazione è la capacità di confermare valori maturati in decenni di esperienza, dentro situazioni nuove e inedite. I nostri valori nella cura degli anziani sono la domiciliarità e la personalizzazione. Ma per garantirli, oggi bisogna riprogettare i servizi, integrarli il più possibile tra loro e con gli altri servizi presenti sul territorio, adeguarli a piccoli numeri di utenti ciascuno dei quali può avere esigenze diverse e che cambiano nel tempo, e saper offrire un mix di cure assistenziali e sanitarie".
"Servizi domiciliari, Servizi residenziali o semi residenziali, Ospedali di comunità – prosegue Cortesi –. Ogni territorio esprime bisogni differenti a cui bisogna dare risposte differenti e flessibili. Per farlo è importante avere maturato competenze certificate nella cura di persone anziane, fragili da tanti punti di vista, ma anche competenze di carattere manageriale e organizzativo, capacità di interagire con diversi interlocutori sanitari, amministrativi, con i famigliari, e perfino essere aggiornati sulle enormi potenzialità che oggi può offrire la tecnologia e la domotica, insomma è necessario un bagaglio professionale che non si può improvvisare o lasciare alla fortuna di una buona badante".
La scelta dell'unione dei comuni di patrocinare Proges nella attuazione del convegno deriva dal fatto che la stessa attualmente gestisce diversi servizi, che sia per la loro dislocazione in territori montani come l'appennino parmense, il piacentino o l'alta Garfagnana, sia per tipologia, presentano caratteristiche di interessante approfondimento da parte delle nostre istituzioni locali.