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Iniziative per i figli dei detenuti, tanti contributo al dibattito promosso dalle Acli spezzine

Il diritto–dovere alla genitorialità per i detenuti e l'impatto che la realtà carceraria ha sulla personalità dei minori sono stati al centro di un incontro promosso dalle Acli nell'ambito della tre giorni "Vivere" ed intitolato "Abbattere i bastioni, liberare gli affetti".

Il presidente delle Acli spezzine Francesco Passalacqua lo ha presentato come l'inizio di un percorso progettuale più ampio. Ha quindi parlato la direttrice del carcere Maria Cristina Biggi: alla Spezia, dove il carcere è solo maschile, si cerca di rendere i colloqui padri – figli sempre più consoni alle esigenze dei minori e a breve, proprio per questo, sarà realizzata un'area verde, dove far incontrare i bambini coi loro padri. Lo psicologo Roberto Sbrana ha spiegato come il diritto alla genitorialità sia di fatto compresso dalla realtà carceraria, mentre Emilia Zacconer, presidente dell' associazione "Per ricominciare", prendendo ad esempio l'esperienza di Parma, ha parlato dell'importanza dei volontari. Ha chiuso i lavori, coordinati da Manuela De Lisi, l'assessore comunale Andrea Stretti.

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