«Sfide ed opportunità dell'era digitale per la Chiesa»: è stato questo il tema, davvero avvincente ed attuale, che l'arcivescovo Claudio Maria Celli, presidente del Pontificio consiglio per le comunicazioni sociali, ha tenuto mercoledì scorso, a Lerici, ai sacerdoti della diocesi in occasione della festa di "Avvenire".
Una relazione particolarmente utile non solo per gli operatori cattolici dei mass media ("Avvenire" è stato tra i quotidiani che per primi si sono misurati proprio con le nuove prospettive delle tecnologie online) ma per tutte le persone interessate ad affrontare le novità dei nostri tempi con spirito di discernimento. L'arcivescovo Celli, sulla falsariga del titolo della sua conversazione, ha sottolineato infatti le "sfide", e quindi i pericoli, ma anche le grandi opportunità offerte dalle nuove tecnologie digitali: opportunità alle quali la Chiesa cattolica e il suo impegno di evangelizzazione non possono e non devono sottrarsi, come dimostra, tra gli altri esempi, la presenza del Papa stesso su "twitter", voluta già da Benedetto XVI e proseguita oggi da Francesco. Importante è un uso corretto di questi nuovi "mezzi" a disposizione di tutti, ed un grande impegno volto alla formazione di una mentalità critica, capace di discernere il bene dal male, la verità dai miti. Ciò vale in particolare per comunicare con i giovani, considerati "nativi digitali" per l'uso massiccio dei nuovi "media". Nella serata di mercoledì a monsignor Celli il vescovo diocesano Luigi Ernesto Palletti, alla presenza del direttore Marco Tarquinio, ha poi consegnato il premio "Angelo Narducci" 2014. Nel corso della cerimonia, "cuore" della festa lericina del quotidiano cattolico, l'arcivescovo è stato intervistato da Alessandro Zaccuri sulle molteplici attività da lui svolte, quale diretto collaboratore del Papa, nel mondo delle comunicazioni sociali. Questa la motivazione del premio, letta dal direttore Tarquinio: "Teologo e canonista, fine diplomatico, grande conoscitore del tumultuoso mondo dei mass media, monsignor Claudio Maria Celli è arcivescovo titolare di Civitanova. Dal 2007 guida con competenza, sensibilità e carisma il Pontificio consiglio per le comunicazioni sociali in qualità di Presidente, accompagnando l'evoluzione della comunicazione del Papa e della Chiesa nell'era digitale e lo sviluppo delle "voci" del mondo cattolico in ogni parte del mondo. Il Premio "Angelo Narducci" 2014 gli viene assegnato in riconoscimento del servizio reso alla grande comunità di quanti lavorano nella Chiesa e, con retta coscienza in ogni altra istituzione, per realizzare e diffondere una comunicazione "dal volto umano", capace di far comprendere agli uomini e alle donne del nostro tempo il valore delle piccole verità della cronaca, illuminate dalla grande verità del Vangelo".