"Non c'è una data che stabilisca quando la Resistenza iniziò. Come scrisse Piero Calamandrei, semplicemente era giunta l'ora di resistere; era giunta l'ora di essere uomini: di morire da uomini per vivere da uomini. La lotta partigiana a Pitelli come in Italia fu caratterizzata dall'impegno unitario di tutto il fronte delle opposizioni che il fascismo con la violenza e la persecuzione aveva tentato di stroncare con ogni mezzo. Cattolici, comunisti, liberali, socialisti, azionisti, monarchici, anarchici, preti, suore, donne, impiegati, professori universitari, trovarono intesa ideale e organizzativa sotto il comune obiettivo della democrazia e della libertà, è da quell'arcobaleno di posizioni che è nata la nostra Repubblica e la nostra costituzione", dichiara Cesare Bonaldi, presidente dell'Anpi di Pitelli. "I valori di pace e di libertà vanno riaffermati ogni giorno, è l'impegno che ci siamo presi con la nostra comunità che alla Resistenza ha dato molto", aggiunge Mara Biso dell'Anpi. La cena si svolgerà nel carrobbio di via Bruno Buozzi, l'operaio metallurgico socialista divenuto poi segretario della Cgil che mori ammazzato nell'eccidio de la Storta e a cui i partigiani pitellesi vollero dedicare la via dopo la liberazione. Dalle ore 20,30 di sabato 19 luglio; il costo è 15 euro di sottoscrizione all' Anpi. Menu: ravioli, porchetta, dolci, acqua e vino; preferibile prenotare c/o le Tabaccheria Greta e Gina in paese o telefonando a Cesare Bonaldi 3394631572.