Ivano Baldanzeddu, assieme al rientrante Antonini Culina, ha composto un binario di destra praticamente perfetto, con puntuali raddoppi e armonia nei movimenti, capace di respingere i temibili esterni di mister Bisoli:
"A Cesena abbiamo fornito una prestazione di certo positiva contro una squadra in salute e reduce da importanti risultati; siamo riusciti a gestire al meglio la prima frazione, riuscendo a concretizzare i nostri attacchi nel corso della ripresa. Abbiamo interpretato nel migliore dei modi il match in una situazione generale di difficoltà, rimanendo sempre molto compatti, sotto la linea della palla e imponendoci nella conquista delle seconde palle. Loro ci hanno affrontato a viso aperto, ma ci hanno molto sofferto perché siamo rimasti ben messi in campo e, soprattutto sugli esterni non abbiamo concesso quasi mai l'uno contro uno. Con Culina a destra siamo rimasti molto corti, lasciando poco campo prima a D'Alessandro, poi a Defrel. Rispetto ad altre gare? Molto spesso è un fattore inconscio; entri in campo per spaccare il mondo, per dare il massimo, poi succede qualcosa a livello mentale. Non credo davvero sia una questione di modulo, credo sia molto relativo; ma abbiamo visto come si è lavorato sempre di squadra e poi i nostri valori sono venuti fuori, non abbiamo nulla da invidiare a nessuno. Avremmo potuto segnare ancora, mentre siamo riusciti a limitare il loro potenziale offensivo. E' la strada giusta, per noi saranno tutte finali e ne siamo consapevoli. In casa contro il Padova abbiamo pagato caro due disattenzioni su calcio piazzato e in questa categoria, se l'attenzione non è sempre al 100% vai in difficoltà. Siamo poi riusciti a rimettere in piedi la gara con le nostre qualità, rischiando anche di portare a casa la vittoria nel finale. A volte ci capita di voler strafare, di sbilanciarci un po' troppo, ma la voglia non manca mai. Giovedì arriva un Siena di certo temibile; sappiamo che hanno grande qualità, ma cercheremo ugualmente di tenere i suoi attaccanti spalle alla porta. Rosina? Conosciamo il suo valore, lo affronteremo da squadra; all'andata fui ingenuo in occasione del primo giallo, in una situazione in cui eravamo scoperti, mentre il secondo fu più uno scontro di gioco, ci può stare. Più che le parole, in questo momento la risposta migliore sta al campo; di certo una buona prestazione ci aiuterebbe ad esaltare le nostre potenzialità. Il nostro pensiero deve essere ad una partita alla volta, da affrontare come se fosse una finale. Parlare di futuro è prematuro; abbiamo ancora tanto da fare e da dare; la priorità è dare il massimo nel presente giorno dopo giorno, cercare di regalare soddisfazioni ai nostri tifosi perché lo meritano".