BARI – Per la prossima gara dovremo valutare le condizioni di Madonna, ma è difficile un suo recupero; ci sono fuori anche Culina e Ciurria, oltre ad Appelt, ma c'è scelta. Bisognerà fare attente valutazioni per fare la formazione, soprattutto tra il secondo ed il terzo impegno ravvicinato. Giovedì andiamo ad affrontare una squadra giovane, con qualche giocatore che conosco. Loro hanno gamba, spirito e qualità interessanti; bisognerà vedere che tipo di sistema di gioco useranno, perché ultimamente hanno modificato qualcosa.
CONDIZIONE FISICA E PAUSA – Non sarà mai un alibi; è un dato di fatto e quando non sarà sufficiente, vorrà dire che dovremo far ricorso ad altre risorse, mentali, nervose; in questo gruppo ci sono tanti valori. La squadra ora sta bene, ma non mi soffermo, noi lavoriamo sempre. Diciamo che non sono per la preparazione classica; tranne qualche lavoro specifico, lavoreremo poco a secco. Dopo Bari e Latina, staremo fermi 8 giorni per riprendere in vista della Coppa Italia; l'idea è quella di un lavoro continuo. Preferisco la presenza fisica di collaboratori e consulenti, permette l'interazione immediata. San Siro? Di sicuro bello, ma il mio unico pensiero è al Bari, e poi lo sarà al Latina.
GHIACCIO – La crioterapia è una pratica molto diffusa nel mondo del rugby, ma anche in Nazionale è una pratica utilizzata a tutti i livelli. Immergere le gambe in acqua e ghiaccio ad una certa temperatura, aiuta a smaltire le tossine del post-gara, specie in occasione di impegni ravvicinati, noi lo utilizzeremo costantemente nel corso della stagione non perché di moda, ma perché ne ho potuto testare gli effetti benefici.
LEADER – Spero che di qui a poco, il vero leader diventi il gioco; non suda, non si stanca, non si fa male. Ovvio che il concetto è strettamente legato a quello di squadra, determinante, nel bene e nel male. Contro il Lanciano avevo chiesto l'atteggiamento giusto e i ragazzi hanno risposto in maniera positiva; l'atteggiamento è un elemento che non deve mai mancare. Ovvio che siamo consapevoli di dover lavorare tanto, ma il tutto e subito non è possibile, ci sono tempi fisiologici.
MERCATO – Fa parte del gioco, ma in questo momento la squadra è a posto. Voglio valutare bene tutti; qualcuno arriverà solo se ce ne sarà davvero bisogno.
OBIETTIVI – Mi è stato chiesto di portare la mia idea di calcio, non numeri, non altro; ovvio che io abbia le mie idee in testa, ma la Società non mi ha chiesto altro. Io farò il massimo per questa squadra e ci tengo a precisare che, se non fossi stato convinto della scelta o avessi altro per la testa, sarei rimasto altri 5 mesi a casa.
PICCO – Dobbiamo essere bravi noi a farlo diventare un valore aggiunto, con l'atteggiamento giusto, ma, come visto sabato, i nostri tifosi hanno dimostrato che la base è certamente buona.
ALLENARE – Credo di aver cominciato a pensare all'aspetto tattico del gioco da quando ero negli allievi; ho smesso prestissimo di giocare, a 20 anni, e ho subito cominciato ad allenare le giovanili. Ho guidato tutte le squadre giovanili e poi in tutte le categorie, tranne una. Un allenatore non può essere giudicato dalla carta d'identità, ma dalle capacità, come i giocatori.
NATALE – Prima di essere giocatori, allenatori, tifosi, siamo persone; il mio augurio è che sia un Natale e un nuovo anno sereno innanzitutto, se felice ancora meglio. Se poi noi riuscissimo a contribuire alla felicità, molto meglio.
Prima della sfida contro il Bari, in programma ancora due sedute di allenamento per le Aquile: il gruppo tornerà in campo nelle mattinate di martedì e mercoledì, volando alla volta del capoluogo pugliese nel primo pomeriggio del giorno di Natale.