L'oligopolio assicurativo "spinge", ma nel burrone, migliaia di piccole imprese artigiane di carrozzeria che rischiano la propria sopravvivenza, andando oltretutto in direzione opposta rispetto alla libera concorrenza nel settore RC auto, e senza che ciò realizzerà il tanto auspicato calo delle tariffe RC auto. Con l'articolo 8 del Decreto in particolare riferimento ai commi 1c) ed 1e) - il Governo regala l'assoluto controllo del mercato della riparazione dei veicoli incidentati alle Assicurazioni, illudendosi che ciò produca l'automatica riduzione delle tariffe RC auto. "Tali specifici punti – spiegano Salvatore Vitarelli, presidente dei Carrozzieri Cna e Pierluigi Peroni, Presidente dei carrozzieri Confartigianato - renderebbero nei fatti obbligatoria la forma specifica nel risarcimento dei danni ai veicoli, vale a dire far riparare il veicolo incidentato esclusivamente dalle officine di carrozzeria convenzionate con le assicurazioni. Questa soluzione rappresenta l'esatto contrario delle liberalizzazioni perché, nei fatti, si indirizzerebbe tutto il mercato della riparazione verso le carrozzerie convenzionate, attraverso una consistente penalizzazione di natura economica per chi volesse utilizzare un altro percorso attualmente previsto dalle leggi". Il rischio emerso nel corso dell'Assemblea spezzina è quello dell'espulsione dal mercato della riparazione di una stragrande maggioranza delle 17.000 carrozzerie italiane che hanno individuato nella propria indipendenza imprenditoriale la scelta strategica di mercato, mettendo inoltre a serio rischio la permanenza di 60.000 posti di lavoro. Quello che spesso gli automobilisti non sanno ed il Governo finge di non sapere è che alle carrozzerie convenzionate vengono imposte dalle Assicurazioni condizioni contrattuali-capestro (basse tariffe orarie, tempi di riparazione ridotti, ricambi dati in conto lavorazione, servizi aggiuntivi richiesti a titolo gratuito, percentuali di ristorno sul fatturato) che costringe le carrozzerie convenzionate a lavorare nettamente sotto costo, mettendo così a rischio anche la qualità della riparazione. "E' inoltre paradossale – proseguono i responsabili sindacali di Confartigianato, Nicola Carozza e di Cna Maurizio Viaggi - che il Decreto non abbia preso in considerazione il grave e palese conflitto di interesse in cui agiscono le Assicurazioni che, per legge, sono obbligate a risarcire il danno e non ad occuparsi direttamente della riparazione. Infatti, si permette a chi deve risarcire il danno, quindi a chi paga la riparazione, di decidere dove, come e quanto pagare. In quale economia liberista chi compra un servizio decide il prezzo e le modalità di vendita? Risulta fin troppo ovvio che le Assicurazioni che acquistano il servizio della riparazione dalle carrozzerie faranno in modo di pagare tale servizio il meno possibile, mettendo in primo piano i loro interessi a discapito di quelli delle carrozzerie e degli automobilisti". Il Presidente regionale di Confartigianato Carrozzieri Pino Pace ha partecipato all'incontro alla Spezia ed ha ricordato che grazie all'impegno delle Associazioni il Consiglio regionale della Liguria ha approvato all'unanimità un ordine del giorno che impegna giunta e presidente ad attivarsi nelle sedi competenti perché siano riviste le misure di modifica alla regolamentazione attuale del risarcimento assicurativo dei danni ai veicoli. La 'battaglia' continua, Confartigianato e Cna non permetteranno che le carrozzerie italiane siano rottamate per decreto, in nome di una presunta riduzione delle tariffe RC auto e di una falsa liberalizzazione ed i carrozzieri chiedono al Governo di stralciare dall'articolo 8 del Decreto i commi 1c ed 1e, sostituendo il comma 1c con una proposta avanzata unitariamente dalle Associazioni di categoria. Verrà organizzato un presidio a Roma per sensibilizzare i consumatori sulle nuove norme e le Associazioni spezzine parteciperanno alla manifestazione nazionale che si svolgerà il prossimo 15 gennaio a Roma presso la sala del Capranichetta (in Piazza Montecitorio).