Prosegue l'impegno della Provincia della Spezia per la risoluzione dell'emergenza lungo la Strada Provinciale SP8 che conduce il Calice al Cornoviglio. Nei prossimi giorni vi sarà il previsto vertice tecnico convocato dall'Ente a cui parteciperà l'Amministrazione comunale di Calice ed i vertici di Asl, interessati perchè in quella zona ha sede una Rems.
Dalla scorsa primavera la strada è chiusa a causa di una grande frana che dalla montagna sovrastante incombe sul tratto stradale, I tecnici della Provincia sono intervenuti immediatamente per realizzare un progetto e poi un intervento in loca per mettere in sicurezza l'intero versante, questo grazie a fondi stanziati dalla Regione Liguria, ma si tratta di un programma ambizioso e complesso che richiede necessariamente una tempistica non rapida.
Sulla strada, quindi, grava ancora il pericolo di smottamenti e di caduta di massi. Proprio per questo, fino a quando le opere di cantiere non garantiranno la sicurezza del tratto stradale, la SP8 dovrà necessariamente rimanere chiusa, Resta la possibilità, nel caso lo sviluppo del cantiere lo consentisse, di aprire il transito a fasce orarie limitate. In ogni caso i lavori procedono, grazie ad un programma ben definito, portato avanti dal servizio tecnico dell'Ente.
In questa fase procedono le complesse lavorazioni previste dal progetto, in particolare riguardo alle opere programmate nel primo stralcio. Si è infatti già provveduto, preventivamente, alla pulizia e al disboscamento delle aree limitrofe alla frana e all'alveo, questo anche per realizzare un percorso di cantiere da utilizzarsi per l'accesso (personale e mezzi d'opera) alle zone di intervento. Successivamente sono iniziate le attività di disgaggio leggero, eseguito da tecnici rocciatori, dei blocchi che si trovano in precarie condizioni di stabilità lungo tutto il versante ed anche nell'area boscata. La fase successiva ha visto un complicato intervento diffuso di alleggerimento del ciglio di frana, disgaggio pesante e riprofilatura del versante eseguito mediante escavatore tipo "a ragno" che ha operato in condizioni di forte pendenza. Oggi è in corso la fase in cui si stanno realizzando le tre infrastrutture di contenimento del materiale di frana, del tipo a "mono-ancoraggio", con l'obiettivo di consolidare una quota-parte dell'accumulo detritico di frana. Sempre in questa fase i tecnici stanno eseguendo il trasporto a valle, con stoccaggio in sito temporaneo, di tutto il materiale che non sarà possibile consolidare mediante le opere di contenimento. Oltre a questo sono in corso le opere di pulizia dell'alveo e della carreggiata stradale dal materiale di crollo.
I lavori sono stati affidati dalla Provincia alla ditta Silvano Costruzioni Srl per un importo scontato pari a 131.875,65 euro, a cui da aggiungono altri oneri pari ad euro 8.523,02 e oltre IVA per euro 30.887,71 per l'importo complessivo di euro 171.286,38.
"I lavori sono iniziati a fine luglio e sono proseguiti in modo costante, ci siamo fermati esclusivamente per il maltempo, ma pochi giorni complessivamente - spiega il Presidente della Provincia Pierluigi Peracchini - la durata dei lavori da progetto prevede un'ottantina di giorni. Ad oggi è stata installata la prima opera di contenimento della frana, mentre il progetto relativo al secondo stralcio dei lavori è già in fase di affidamento. Non abbiamo perso tempo. Purtroppo si tratta di una situazione molto grave, con una frana di dimensioni eccezionali che si trova in un'area che non è di proprietà della Provincia, ma che comunque richiede la messa in sicurezza per poter consentire di riutilizzare quel tracciato fondamentale per il territorio. E questo ringrazio i nostri tecnici che quotidianamente seguono le opere per risolvere tutti gli imprevisti che inevitabilmente, in un cantiere così complesso, accadono, Sulla situazione in quel territorio c'è sempre la massima attenzione, ma non dimentichiamoci che dobbiamo operare esclusivamente per la sicurezza dei cittadini".