Il tema della diffusione dei focolai di cecidomia è stato al centro di un importante incontro di confronto nei giorni scorsi con l'Assessore regionale all'Agricoltura Alessandro Piana e le Associazioni per delineare una linea di azione comune ed iniziative di monitoraggio puntale.
A rappresentare i frantoiani liguri di Confartigianato il sanzanese Luigi Ambrosini presidente provinciale dei frantoiani Confartigianato con Armando Schiffini membro del direttivo categoria.
Il Presidente Ambrosini ha posto il tema all'Assessore regionale Piana auspicando un monitoraggio del "contagio" e l'avvio di una campagna di prevenzione. La diffusione della Dasineura oleae, così si chiama scientificamente, ha raggiunto anche lo spezzino, pur non compromettendo la vita della pianta di olivo, conduce l'albero di olivo ad una sensibile riduzione della produzione di olio.
La cecidomia è un vero pericolo per le imprese agricole ma anche per la categoria dei frantoiani, aumenterà l'abbandono del paesaggio in termini di manutenzione, protezione idrogeologica e pulizia.
Partita da Grosseto la malattia, che si diffonde tramite una grossa zanzara, ha dapprima invaso la Toscana, colpendo la vicina Lunigiana e ora comparendo sul territorio spezzino a Castelnuovo Magra, Santo Stefano di Magra, Arcola, ecc. Se non si interverrà a livello regionale al più presto, la cecidomia avanzerà spedita, investendo prima l'area delle Cinque Terre, proseguendo verso Tigullio e genovesato.
Il rischio, paventato dai Frantoiani di Confartigianato, è che riducendosi le produzioni e l'economicità di aziende agricole e frantoi si acuisca il fenomeno dell'abbandono degli uliveti e della produzione di olio.