Oltre 600 colloqui di lavoro, 31 corsi di formazione, più di 500 cicli professionalizzanti, 180 percorsi offerti tra borse lavoro e tirocini e 66 persone assunte con regolare contratto. Sono soltanto alcuni dei risultati raggiunti fino ad oggi dal progetto “IntegrAzioni”, nato grazie ad un protocollo d’intesa siglato nel 2016 da Fondazione Carispezia con Caritas Diocesana La Spezia-Sarzana-Brugnato, Parco Nazionale delle Cinque Terre, Confagricoltura e Confederazione Italiana Agricoltori.
Un impegno quello di Fondazione Carispezia che si rinnova insieme a Mondo Nuovo Caritas odv e ad una vasta rete di partner con la nuova annualità del progetto per il 2023.
Questa mattina, martedì 6 giugno, alla presentazione dell’iniziativa che si è svolta presso la Cantina sociale delle Cinque Terre sono intervenuti - oltre che il Direttore di Caritas Don Luca Palei, insieme al referente di progetto Giovanni Pontali, e il Direttore generale di Fondazione Carispezia Vittorio Bracco - il Prefetto della Spezia Maria Luisa Inversini, il Presidente della Provincia della Spezia Pierluigi Peracchini, il Vice Presidente del Parco Nazionale delle Cinque Terre Emanuele Moggia, Simona Gallo per il settore educativo della Casa Circondariale della Spezia, alla presenza dei partner e di alcuni dei beneficiari del progetto.
“IntegrAzioni”, realizzato per rispondere ai bisogni dei più fragili e offrire nella provincia della Spezia percorsi concreti di integrazione e di inserimento socio-lavorativo nei settori dell’agricoltura e della viticoltura, del ripristino dei muretti a secco e della manutenzione del territorio, per quest’anno amplia l’ambito di intervento alla Lunigiana e introduce nuovi percorsi di inserimento socio-lavorativo anche nella nautica e nella ristorazione.
In questi sette anni, gli interventi si sono sviluppati in una serie di attività rivolte a soggetti a rischio di esclusione sociale, come richiedenti asilo e detenuti, persone in condizioni di comprovata difficoltà economica e sociale.
Partito come progetto pilota, “IntegrAzioni” si è dimostrato un modello innovativo di intervento, in grado di connettere l’agricoltura e la salvaguardia del territorio con il welfare locale, coinvolgendo numerosi attori della comunità, tra istituzioni, imprese, associazioni di categoria ed enti del Terzo Settore. Oggi sono oltre 80 i partner pubblici e privati che fanno parte della solida e consolidata rete del programma assieme al numero crescente di volontari, attori fondamentali per la riuscita dei percorsi di autonomia dei beneficiari. Due le nuove imprese sociali nate in questi anni: la cooperativa Il Cedro, impegnata nella manutenzione del verde, e l’azienda agricola Il Sicomoro, con 14 lavoratori assunti.