Si terrà sabato 13 maggio a Milano la seconda manifestazione nazionale unitaria "per una nuova stagione del lavoro e dei diritti" indetta da Cgil, Cisl e Uil. Sabato scorso a Bologna si è svolta la prima, un percorso che si concluderà il 20 maggio a Napoli. Dalla Spezia per Milano partiranno 4 pullman di Cgil, Cisl e Uil e molte auto private.
"Dopo il successo della manifestazione di Bologna siamo certi che ci sarà il pienone anche a Milano- dicono Luca Comiti, Cgil, Antonio Carro, Cisl e Marco Furletti, Uil- abbiamo preparato la manifestazione di Milano con un serrato calendario di assemblee unitarie nei posti di lavoro che hanno visto una notevole affluenza di lavoratori e pensionati ed un dibattito franco ed aperto, un segnale importante di volontà di partecipazione e di confronto."
La piattaforma della manifestazione del 13 chiede la tutela dei redditi dall'inflazione ed aumento del valore reale delle pensioni e dei salari, rinnovo dei contratti nazionali dei settori pubblici e privati; una riforma del fisco, con una forte riduzione del carico su lavoro e pensioni, maggiore tassazione degli extraprofitti e delle rendite finanziarie; il potenziamento occupazionale e incremento dei finanziamenti al sistema sociosanitario pubblico per garantire il diritto universale alla salute e al sistema di istruzione e formazione, maggiore sostegno alla non autosufficienza; un mercato del lavoro inclusivo per dire no alla precarietà, orientato e garantito da investimenti, da un sistema di formazione permanente, da politiche attive, e da ammortizzatori sociali funzionali alla transizione; basta morti e infortuni sul lavoro, contrasto alle malattie professionali.
Occorre ridare valore al lavoro, eliminare i subappalti a cascata e incontrollati, e portare avanti una lotta senza quartiere alle mafie e al caporalato; la riforma del sistema previdenziale; politiche industriali e d'investimento condivise con il mondo del lavoro per negoziare una transizione ambientale sostenibile, sociale e digitale, realizzando un nuovo modello di sviluppo con particolare attenzione al Mezzogiorno e puntando alla piena occupazione.