Dal prossimo primo febbraio il Comune di Levanto rinnoverà il servizio di manutenzione della rete sentieristica ampliandolo a quattro percorsi storici.
La giunta ha infatti deliberato il rinnovo annuale dell’appalto che prevede la manutenzione ordinaria e la pulizia di tutta la rete comunale da effettuare con almeno tre passaggi, in modo da garantirne la percorrenza in sicurezza. Dovranno inoltre essere monitorati i punti più fragili e comunicata al Comune la presenza di eventuali pericoli lungo i percorsi, in modo da poter concertare interventi di ripristino e riqualificazione. La ditta che si aggiudicherà il nuovo appalto (attualmente la gestione è a cura della “Coop 90”) sarà supportata, per la realizzazione della segnaletica verticale, dai volontari del Cai.
I quattro nuovi percorsi sono i seguenti:
- Sentiero 573C Sopramare-Terrazza Rossini e intersezione con il 591
- Mulattiera tra Groppo e Fossato
- Lerici-Pastine in direzione Cà Melana (ntersezione con la strada di Bardellone)
- Intersezione tra i sentieri 570 (Foce di Legnaro-San Bartolomeo) e 575 (Foce di Ridarolo-San Bartolomeo
Nell’appalto ricade anche la manutenzione delle tratte di pertinenza comunale levantese dei seguenti percorsi (fino ad oggi gestiti dalla Provincia):
- Borghetto-Faggiona-monte Verruga-monte Bardellone
- Pian di barca-Madonna del Trezzo-Pignone-monte Martinasca-monte Crocettola.
- Montale-Pastine-Legnaro-Chiesanuova-Fontona
- Colla dei Bagari-Innesto sentiero 571
- Levanto-Colla dei Bagari (via ex impianto di tiro a segno)
- Levanto-Colla dei Bagari
- Collegamento tra i sentieri 574 e 591 attraverso la Madonna del soccorso
- Piè di Fontona-Fontona-Colla di Gritta
- San Bartolomeo-monte Bardellone-Campodonia
- Foce di Dosso-San Nicolao-passo del Biscia
Un appalto complessivo di oltre 96 mila euro, che consentirà di mantenere sempre in ordine i circa 80 chilometri di sentieri che partono dal centro storico di Levanto e raggiungono i borghi e i punti più suggestivi dell’ampia vallata che circonda il paese. Sarà invece curata dal Parco delle Cinque Terre la manutenzione del sentiero 591 (Colla di Gritta-Eremo di S.Antonio), del tratto tra l’Eremo e la struttura ricettiva “Giada del Mesco” e di tutti i collegamenti tra il sentiero 591 e il Monte Vé (o Focone).
“Stiamo lavorando all’implementazione dei collegamenti anche con le reti sentieristiche limitrofe, in modo da consentire agli escursionisti di muoversi su un territorio molto ampio effettuando deviazioni a seconda del proprio interesse - Ad esempio, la mulattiera da Lerici e Pastine verso Cà Melana consentirà di avere un ulteriore sbocco sull’alta via delle Cinque Terre immettendosi da un tratto fino ad oggi scoperto. Nel frattempo, insieme al Comune di Monterosso, stiamo chiedendo l’ingresso nella Rete escursionistica ligure (Rel) del sentiero 573C”.
Ma in Comune si pensa anche alla promozione dei percorsi, sia on line che su guide cartacee. “Mentre è in atto l’aggiornamento delle mappe del Cai con l’inserimento dei tratti aperti recentemente – dice ancora Perrone – stiamo progettando una nuova guida ai sentieri e ai percorsi ad anello fruibili su tutto il nostro territorio. L’obiettivo complessivo è sviluppare un turismo escursionistico ‘green’ e sostenibile che consenta una destagionalizzazione dei flussi fino a coprire l’intero arco dell’anno”.