Consapevolezza del valore territoriale e della necessità di una cabina di regia condivisa per affrontare gli scenari complessi in tema di gestione dei flussi, di lotta al dissesto idrogeologico e nel rilancio di un'economia circolare che sappia essere realmente portatrice di benessere in senso allargato per le comunità residenti ed efficace nel mantenimento della salute dei sistemi ambientali, in un'ottica di integrazione terra e mare.
Sono gli Stati Generali della maturità e delle donne, quelli che si sono chiusi sabato 5 novembre scorso in occasione della plenaria organizzata dal Parco in collaborazione con Regione Liguria al Terminal Crociere alla Spezia, portando all'attenzione di una platea istituzionale di livello nazionale, tutte le istanze espresse dagli stakeholder pubblici e privati, coinvolti a vario titolo nello sviluppo sostenibile del territorio delle Cinque Terre, raccolte nella restituzione dei tavoli di lavoro propedeutici organizzati dal 17 al 21 ottobre, sui temi "Mobilità integrata e sostenibile e gestione dei flussi - Mobilità Terra e Mobilità Mare" e "Attività produttive e sostenibili", declinati nelle quattro istanze Agricoltura, Servizi, Pesca, Ospitalità, che hanno visto la partecipazione di cittadini, associazioni di categoria, operatori economici, istituti di ricerca e mondo accademico.
La restituzione dei risultati, curata da SCS Consulting, ha messo in evidenza come priorità la gestione dei flussi, il sostegno all'agricoltura, la qualità dei servizi, le strategie di programmazione condivise, sullo sfondo della crisi climatica e della transizione ecologica non più rimandabile.
I lavori della mattinata - fin dalla apertura con i saluti istituzionali della presidente del Parco Cinque Terre, Donatella Bianchi, alla presenza del sindaco della Spezia, Pierluigi Peracchini, l'assessore regionale alla Protezione civile, Ambiente e Difesa del Suolo Giacomo Giampedrone, del presidente dell'Autorità Portuale, Mario Sommariva e del presidente della Comunità del Parco, Francesco Villa - sono stati pervasi da un comune desiderio di collaborazione, di mettersi al servizio, ognuno per le proprie competenze, di un territorio ricco di valore e per questo bisognoso di soluzioni straordinarie e innovative su temi prioritari e spesso sovrapposti: i flussi turistici in aumento e concentrati nei borghi delle Cinque Terre che da problema possono assumere i connotati dell'emergenza se non gestiti attraverso un approccio di prevenzione, anche alla luce di eventi atmosferici sempre più estremi, come ha spiegato il presidente della Fondazione Cima, Luca Ferraris; l'urgenza del riconoscimento dei servizi ecosistemici offerti dal presidio agricolo come antidoto al degrado del paesaggio terrazzato; la necessità di una centralità del ruolo del Parco, non solo come santuario della natura ma anche come laboratorio di buone pratiche in cui investire, creare e portare competenze per sviluppare un'economia green e blu compatibile con la tutela della biodiversità.
Suggestione e istanze che hanno trovato un attento ascolto e un'assunzione di impegno al femminile, nelle parlamentari Liguri, Valentina Ghio, Maria Grazia Frija, Raffaella Paita, Stefania Pucciarelli, oggi intervenute insieme al Senatore Giovanni Berrino, e conclusa dal Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.
Non potevano mancare le voci dei sindaci della Comunità del Parco chiamati a dare risposte quotidiane alle proprie comunità ed una sessione, coordinata dal Direttore del Parco Patrizio Scarpellini, dedicata ad esperienze e buone pratiche già maturate in tema di trasporti, digitalizzazione dell'offerta turistica e valorizzazione del patrimonio agricolo, sentieristico e forestale. I contributi scaturiti dagli Stati Generali verranno acquisiti nel percorso di elaborazione del Piano del Parco.
Le dichiarazioni
Presidente del Parco Cinque Terre Donatella Bianchi: "Questo terzo appuntamento con gli Stati Generali del Parco rappresenta la fine di un percorso di confronto e ascolto avviato prima della pandemia. La crescita esponenziale dei dati della stagione 2022 impone oggi una seria valutazione della capacità di carico turistico del territorio, anche in termini di gestione del rischio, di prevenzione e di pianificazione territoriale, destagionalizzazione e distribuzione sul territorio delle presenze turistiche, anche attraverso la creazione di proposte di reti e servizi integrati e condivisi. Come Parco, implementeremo le attività di studio, ricerca e monitoraggio sulla capacità di carico, per valutare gli impatti sulla biodiversità, sul sistema di gestione della protezione civile, sulla qualità di vita dei borghi, sul benessere di residenti e degli ospiti. Le conclusioni di questi Stati Generali si muovono su due direttrici, quella territoriale che vede il Parco come facilitatore di processi, anche per l'istituzione della cabina di regia sollecitata dalle categorie presenti, ma che dovrà essere condivisa con tutte le istituzioni territoriali su scala comunale, provinciale e regionale. C'è poi uno scenario nazionale che vogliamo sollecitare. Servono risorse speciali da investire sul territorio e iniziative normative a sostegno della pesca e dell'agricoltura eroica tradizionale alle prese con vincoli assurdi che frenano anziché incentivare e sostenerne il rilancio. Al Governo, attraverso i nostri parlamentari, chiediamo un impegno concreto per il riconoscimento del valore di pubblica utilità del presidio agricolo e dei servizi ecosistemici generati e una rinnovata attenzione al sistema parchi. È urgente risolvere il problema dell'adeguamento delle piante organiche. Solo così potremo avvalerci di competenze specialistiche necessarie ed essere ancora più funzionali al rilancio economico sostenibile dei territori e alla loro tutela".
Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti: "Gli stati generali delle Cinque Terre sono un appuntamento di grande rilevanza, tappa fondamentale di un percorso che guarda al futuro, con tutti i soggetti e gli stakeholder interessati per affrontare insieme le sfide future. Si tratta quindi di uno strumento strategico per costruire un percorso condiviso che delinei lo sviluppo sostenibile e al contempo la tutela di un luogo straordinario, patrimonio Unesco, meraviglioso ma anche fragile. Turismo, gestione dei flussi, mobilità, difesa del territorio sono alcuni dei temi cardine da affrontare nell'ottica della sostenibilità e della salvaguardia ambientale di un luogo che deve la sua unicità a livello mondiale e la sua attrattività non solo alla sua bellezza, ma anche all'equilibrio tra paesaggio e azione dell'uomo. Per questo un focus è dedicato alle 'Attività produttive e sostenibili', perché le Cinque terre siano sempre di più anche un luogo in cui vivere, lavorare, fare impresa nel rispetto di un ecosistema strutturalmente delicato da conservare e su questo l'attenzione della Regione è e rimane altissima. Lo dimostra la lunga vicenda della Via dell'Amore: in questo caso i lavori di messa in sicurezza, avviati nel gennaio scorso, proseguono rispettando i tempi previsti, per riaprire tra pochi mesi un primo tratto di questo percorso naturalistico tra i più suggestivi del mondo".
Assessore regionale alla Protezione civile, Ambiente e Difesa del Suolo Giacomo Giampedrone: "Prevenzione del rischio, sostenibilità, tutela dell'ambiente sono alcune delle parole chiave del percorso che ci ha portato fino qui e anche del lavoro del mio assessorato. Su questi temi abbiamo lavorato in sinergia con il Parco e con i Comuni, oltre che con le diverse realtà territoriali, per traguardare sfide che sembravano impossibili. L'esempio più significativo, per quanto mi riguarda, è il piano di ripristino e messa in sicurezza della Via dell'Amore, gestito dalla struttura Commissariale di governo che fa capo al presidente Toti e condiviso con tutti i soggetti coinvolti dalla fase progettuale fino ad oggi: grazie a questa sinergia Regione ha ottenuto finanziamenti importanti dal Dipartimento nazionale di Protezione civile e dal ministero della Cultura e oggi sta portando avanti gli interventi, avviati nel gennaio scorso, nel pieno rispetto del cronoprogramma per arrivare alla riapertura di un primo tratto di questo sentiero, unico al mondo a strapiombo sul mare, entro la prossima primavera".
Senatore Giovanni Berrino: "La mobilità è il principale driver dello sviluppo turistico sostenibile moderno. Con l'avvio del Cinque Terre Express ed il conseguente potenziamento, abbiamo garantito la crescita e lo sviluppo economico del territorio delle Cinque Terre aumentando la frequenza dei treni, oggi moderni e innovativi, nelle stagioni di massimo affollamento, abbiamo raggiunto una maggiore razionalizzazione dei flussi passeggeri, con impatti positivi sia in termini di miglioramento dell'immagine della destinazione, sia economici nello sviluppo turistico del territorio provinciale, offrendo al Parco strumenti finanziari importanti da reinvestire sul territorio. Oggi lo scenario richiede una visione di insieme della mobilità integrata e le Cinque Terre possono essere un laboratorio interessante di interconnessione tra mobilità marittima, terrestre e ferroviaria".
Onorevole Maria Grazia Frijia: "L'opportunità di dialogare e confrontarsi è sempre positiva, per questo gli Stati generali del Parco delle Cinque Terre sono un appuntamento importante, soprattutto quando, nel momento in cui vengono individuati i problemi, si decide di passare alle soluzioni concrete che nel caso specifico possono e devono trovare risposte anche attraverso il coinvolgimento di tutte le istituzioni ed enti del nostro comprensorio. "Insieme" e "Concretezza" possono essere le due parole che si aggiungono ai tanti concetti positivi emersi nell'ottica di produrre effetti realmente "sostenibili".
Onorevole Valentina Ghio: "Il sistema dei parchi nazionali (e regionali) deve tornare ad essere centrale nelle politiche nazionali sia per tutela della biodiversità che per lo sviluppo di economia sostenibile che veda pienamente coinvolte le comunità locali. Il parlamento può dare concretezza, anche attraverso il piano strategico nazionale del turismo, al tema della pianificazione e gestione dei flussi turistici, anche in un'ottica di protezione civile oltre che promuovere percorsi di sostegno e defiscalizzazione alle attività di agricoltura eroica che non solo alle Cinque Terre, ma in tutta la Liguria rappresentano uno degli strumenti più potenti di prevenzione del dissesto e tutela del territorio oltre che di valorizzazione delle produzioni autentiche."
Senatrice Raffaella Paita: "Un piacere essere intervenuta stamattina agli Stati Generali del Parco delle Cinque Terre. È stata l'occasione preziosa per ribadire l'importanza del ripristino dell'unità di missione sul dissesto idrogeologico abolita da Conte e la necessità dello sviluppo di infrastrutture per i piccoli comuni del Parco per affrontare il grande tema della sostenibilità ambientale. Ora più che mai bisogna abbandonare le teorie dei 'No nel mio giardino' e puntare finalmente su investimenti e progettazione di opere."
Senatrice Stefania Pucciarelli: "Il tema della gestione dei flussi emergente in questi anni di ripartenza va affrontato, anche nella sua dimensione economica, con l'attivazione una cabina di regia per la gestione strategica dello sviluppo turistico delle Cinque Terre e dei territori limitrofi, tenendo conto delle connessioni tra i di versi ambiti economici, sociali, culturali in gioco. In questo scenario il Parco deve avere la funzione di facilitatore dell'economia locale circolare e sostenibile che favorisca le attività tradizionali come l'agricoltura e la pesca e non percepito come un limite. Questo momento di confronto degli Stati Generali conferma la centralità della sicurezza del territorio, dei suoi abitanti e di milioni di turisti ai quali dobbiamo rispondere anche in termini di prevenzione e gestione del rischio oltre che di massima attivazione di protezione civile, temi prioritari e connessi che richiedono un coordinamento ed una visione comune di futuro oltre che una nuova cultura della prevenzione. In Liguria, e le Cinque Terre ne sono esempio tangibile, il mare rappresenta una cruciale via di fuga. Testare il dispositivo di gestione dell'emergenza organizzando un'esercitazione, esperienza a cui ho assistito in Sardegna, in questo caso coinvolgendo la Marina Militare in coordinamento con gli altri presidi territoriali impegnati nella sicurezza."