"Un aggiornamento sull'incremento dei servizi e la battaglia sulla legge regionale 15/20 sui servizi funebri che va avanti da quasi due anni. Questi i temi presentati dal presidente della Pubblica assistenza della Spezia Tiziano Battaglini ai candidati sindaco per le amministrative 2022 che hanno accettato l'invito", così si legge in una nota della Pubblica Assistenza della Spezia
"L'incontro si è tenuto questa mattina nella sede dell'associazione di Via Carducci. Erano presenti i candidati sindaco Sandro Sanvenero per "Spezia Sì", Piera Sommovigo per il centrosinistra, Andrea Buondonno di "Spezia sul serio", Antonella Franciosi per Italia Viva, Alberto Turini della lista "Nanni Grazzini sindaco", Marisa Granello per Fronte di Liberazione nazionale e Paolo Pazzaglia di "Spezia al centro", presente anche il consigliere regionale Roberto Centi cofirmatario della proposta di modifica della legge 15/20. La richiesta era già stata avanzata al consiglio regionale nel 2020 ma non è stata ancora discussa.
Il presidente Battaglini ha ricordato con i proventi delle onoranze funebri: "Da apirle 2021 ad oggi abbiamo portato a termine 3.383 servizi alla persona e dal 2020 sono stato 10.248. Le famiglie assistite erano una 30ina prima della pandemia e sono diventate 121 con i dati aggiornati ad aprile 2022. Ogni servizio di emergenza che svolgiamo ci viene rimborsato 31 euro e chiaramente non copre i costi che dobbiamo sostenere. Non dobbiamo dimenticare infatti che il caro benzina e il blocco del volontariato a causa del Covid hanno contribuito ad aggravare maggiormente la situazione."
Il vice presidente Paolo Brescia ha sottolineato il problema della Legge regionale sui servizi funebri: "Se saremo costretti a scindere l’ Ente e costituire una società privata per lo svolgimento dei servizi Funebri, rischiamo di togliere alla Pubblica Assistenza quelle risorse economiche che ci permettono di sostenere i servizi elencati dal Presidente svolti in contrasto alla povertà ed i servizi di trasporto sanitario in emergenza notturni e festivi.
In buona sostanza esiste l’ oggettivo rischio che dal 2023 la cittadinanza potrebbe essere privata di servizi essenziali e nel contempo le fasce più deboli resterebbero senza alcun sostegno. Sarebbe sufficiente cancellare la retroattività della legge" per impedire tutto questo.
Tutti i candidati presenti hanno ringraziato i vertici della Pubblica assistenza per aver dato loro modo di conoscere più approfonditamente il problema causato dalla citata legge regionale dando anche il loro appoggio alla battaglia della Pubblica Assistenza della Spezia".