I dati del primo trimestre del Registro imprese della Camera di commercio Riviere di Liguria tracciano un primo bilancio dell'inizio d'anno 2022 che, a distanza di due anni dall'inizio dell'emergenza sanitaria, sembrava avviato a recuperare i livelli pre-pandemia. In provincia della Spezia, così come a livello regionale, si registra invece un calo del numero di imprese attive, che scendono a 17.129 unità al 31 marzo, con una diminuzione dell'1,4% rispetto al dato di un anno prima, quando erano 17.381. In particolare, nei primi tre mesi dell'anno si sono registrate 385 iscrizioni a fronte di 414 cessazioni, con un saldo negativo di 29 unità.
"Pesano le incognite sul sistema delle imprese – dichiara il vice presidente vicario della Camera di Commercio, Davide Mazzola – tra cui quelle legate al blocco del processo di cessione dei crediti d'imposta derivanti dal "decreto rilancio", il cosiddetto Superbonus, da parte del sistema finanziario, per il quale era indispensabile correggere gli evidenti errori con misure antifrode, ma senza penalizzare l'intero processo a scapito di imprese e professionisti seri che avevano contribuito in maniera importante al risultato di crescita del 2021".
Pur tenendo presente gli aspetti stagionali che influenzano il bilancio del primo trimestre dell'anno, con il peso delle chiusure comunicate sul finire dell'anno precedente e rilevate statisticamente a gennaio, i dati del primo trimestre del 2022 restituiscono il profilo di un sistema imprenditoriale in stallo, anche a causa del clima d'incertezza conseguente agli squilibri geo-politici innescati dal conflitto in atto. Anche dalla filiera dell'edilizia, che aveva registrato una crescita nel 2021, provengono segnali contrastanti: in particolare le imprese di costruzioni scendono a 2.935 (-1,5%), mentre le attività immobiliari salgono a 886 (+3,4%). In lieve diminuzione si segnalano anche le attività dei servizi di alloggio e ristorazione (2.400 unità, -0,2%), mentre salgono quelle dei servizi di informazione e comunicazione (324 imprese, +1,6%) e le attività di noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (715 unità, +1,7%). Più significativa la riduzione nei settori principali: risultano in calo le imprese operanti nel settore del commercio (4.333 unità, -3,2%), le imprese agricole (1.192 unità, -2,1%) e le attività manifatturiere (1.426 imprese, -2,8%). In termini percentuali è considerevole anche il calo delle imprese del settore trasporto e magazzinaggio (547 unità, -4,9%).
"Le valutazioni di calo – aggiunge Mazzola - sono ancora in un'ottica prudenziale. Il Consiglio camerale – conclude - ha recentemente approvato il Piano pluriennale nel quale sono individuati mandato e missione della Camera di Commercio per gli anni 2022 -2026 e sono state individuate le priorità d'intervento che saranno ora sviluppate in linee concrete di azione per sostenere e sviluppare il sistema economico locale".