L'effetto del caro bollette sulle tasche degli spezzini, le emergenze dovute alla delicata situazione della Siria e alla guerra in Ucraina. La Pubblica assistenza della Spezia cerca di dare sollievo alle famiglie travolte da queste difficilissime circostanze. In queste primi giorni di aprile emerge un dato importante: l'aumento esponenziale dei nuclei familiari in ristrettezze economiche che si sono rivolti all'Ente di Via Carducci.
Ad oggi, le famiglie alle quali la Pubblica assistenza spezzina dona delle spese complete sono diventate 140. A febbraio erano 130, ad ottobre erano 106.
"I numeri stanno crescendo - spiega Inaco Bianchi coordinatore dei servizi alla persona della Pubblica assistenza spezzina - anche tra gli spezzini che si rivolgono a noi. È uno degli effetti del caro bollette. Due delle famiglie ospitate sul territorio sono originarie della Siria e dell'Ucraina. Noi facciamo del nostro meglio e cerchiamo di tendere la mano a chi ha bisogno. L'attenzione è altissima nei confronti di tutti, noi non vogliamo lasciare indietro nessuno".
Il presidente della Pubblica assistenza Tiziano Battaglini aggiunge: "Prendiamo atto di quello che sta accadendo e la missione della Pubblica assistenza è essere presente in tutte le emergenze. Il nostro compito è esserci e cerchiamo di assolverlo al massimo delle nostre forze. Tutto ciò non sarebbe possibile senza il contributo fondamentale dei nostri volontari, di chi ci sostiene e di chi si rivolge a noi per i servizi di onoranze funebri, il cui ricavato viene impiegato nei servizi alla persona".