Oltre alle iniziative umanitarie in atto in favore dei profughi ucraini in fuga dalla guerra, la comunità levantese lancia il suo appello alla pace anche attraverso la sensibilizzazione delle coscienze e la preghiera.
Venerdì 18 marzo, infatti, una fiaccolata partirà dal piazzale della chiesa della Madonna della Guardia alle ore 21, attraverserà il centro della cittadina e arriverà in piazza Cavour, dove si terranno gli interventi, tra gli altri, del sindaco, Luca Del Bello, e del parroco, don Alessio Batti.
Quindi, al termine del raduno, nella vicina chiesa di San Rocco si terrà una nottata dedicata all’adorazione eucaristica, mentre la celebrazione di una Messa, alle 9 di sabato mattina, chiuderà l’iniziativa.
“Facciamo alzare forte dalla piazza l’invito comune e univoco a fermare la guerra - è l’appello del primo cittadino levantese - L’uso delle armi porta solo tragedie alle popolazioni direttamente colpite dai conflitti e innesca situazioni di crisi sociali ed economiche di portata mondiale che coinvolgono soprattutto le fasce più deboli della popolazione. Il dialogo e la mediazione sono la soluzione per gestire le situazioni conflittuali che possono generarsi fra i popoli”.
Dal canto suo, don Alessio, nel suo intervento, porrà l’accento sulla necessità di affiancare la preghiera all’azione diplomatica. “Sposiamo tutti insieme con convinzione la linea tracciata da Papa Francesco, che ha consacrato le popolazioni russa e ucraina al cuore immacolato di Maria - dice il sacerdote - Le trattative e gli sforzi dei diplomatici sono indispensabili e lodevoli, ma non arrivano dove arriva la mano di Dio”.