Lo ha deliberato nei giorni scorsi il Consiglio del Parco Regionale di Montemarcello Magra Vara, proprietario del manufatto in località Frantoio di Pignone, approvando lo schema di convenzione con l'ente comunale che lo utilizzerà a scopi turistici una volta rimesso in sicurezza.
L'edificio, di grande interesse storico, in passato adoperata dal Club Alpino Italiano come rifugio escursionistico, era stato reso inutilizzabile dopo gli eventi alluvionali dell'ottobre 2011.
Il comune di Pignone potrà procedere ai lavori di manutenzione, sistemazione e arredamento del mulino una volta ottenuti i fondi per il progetto di riqualificazione dei borghi storici previsto dal PNRR, i cui termini di presentazione della domanda scadranno il prossimo 15 marzo.
I vari interventi per la ristrutturazione e adeguamento degli immobili sul territorio comunale individuati dal progetto comunale sono finanziabili solo nel caso in cui l'ente li detenga giuridicamente.
Per questo il sindaco Ivano Barcellone e il presidente del Parco Eleonora Landini hanno siglato la convenzione che permetterà al comune di Pignone di prendere in carico il mulino Calzetta al fine di poterlo rendere fruibile per cittadini e turisti, una volta ottenuto il finanziamento dall'Unione Europea.
Il Parco resta proprietario dell'immobile e ne ritornerà in possesso qualora il fondo non dovesse essere erogato. "Dopo molti anni una struttura di così elevato valore storico-culturale potrà essere riaperta" - sottolinea con soddisfazione la presidente Landini - "una struttura che sarà di nuovo disponibile per le escursioni e più in generale per il turismo nel nostro territorio".