Oltre 10 mila professionisti della sanità, tra vigilatrici d'Infanzia e infermieri pediatrici, sono stati dimenticati nella frenetica corsa che vuol garantire il più elevato numero di vaccinati sul territorio italiano. Apprendiamo dai recenti accordi Stato-Regioni, che hanno visto il coinvolgimento importanti ordini professionali, per poter favorire un ampio reclutamento di vaccinatori, che qualcuno, nella fretta, è stato dimenticato. Peccato.
"Sono figure che si rendono disponibile per inoculare i vaccini anche sul nostro territorio: sono professionisti preparati, impegnati quotidianamente nelle corsie e nei territori in sostegno dei piccoli pazienti. Esprimono un'altissima competenza proprio nella preparazione e somministrazione delle dosi di farmaco, che evidentemente vanno adeguate al peso e all'età del somministrato - dichiara Massimo Bagaglia, segretario generale Uil Fpl La Spezia - è quindi chiaro che le stesse figure non avrebbero alcuna necessità di formazione ad hoc, visto che questo rappresenta per loro il pane quotidiano".
Fermo restando che la Uil è il sindacato dei cittadini, in merito a quanto esposto, la Uil Fpl La Spezia auspica un'attenta valutazione della questione, considerando le eccellenze del nostro paese e del territorio spezzino senza escludere nessuno, soprattutto chi da sempre è in prima linea per garantire il supporto a i più piccoli fino a 18 anni, come vigilatrici d'Infanzia e infermieri pediatrici.