"È stato un incontro positivo. Abbiamo espresso ai Ministri Orlando e Speranza quella che consideriamo un'esigenza ed una necessità, ad un anno quasi di distanza, di una verifica finalizzata ad un aggiornamento dei protocolli per la sicurezza e salute anti Covid sottoscritti dal Governo e dalle parti sociali". Lo ha detto il Segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, alla fine dell'incontro su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
"Dobbiamo tenere vivo quel clima di condivisione, di responsabilità e di partecipazione per gestire questa fase complessa, legata al piano vaccinazione.La Cisl è d'accordo, dunque, sulla prospettiva di attivare un tavolo tecnico finalizzato proprio ad un aggiornamento del protocollo del 24 aprile del 2020, ovviamente in coerenza con le norme legislative di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Pensiamo che sia necessario un confronto tecnico tra il Governo e le parti sociali perché da allora ad oggi sono emerse questioni che devono essere oggetto di un ulteriore approfondimento.
È necessario ritornare sul tema dei dispositivi di protezione individuale, affrontare la discussione sulla gestione degli spazi comuni, l'organizzazione aziendale, dello smart working, delle trasferte. Bisogna capire come regolare la questione dei lavoratori fragili, come si agevola anche il rientro dei lavoratori dopo la quarantena. Centrale è per noi valutare l'opportunità di definire un protocollo nuovo o una integrazione per quanto riguarda il Piano vaccinale nei luoghi di lavoro. Sappiamo che la campagna vaccinale ha subito rallentamenti a causa del ritardo delle consegne anche per una difficile organizzazione nelle Regioni.
Noi pensiamo che proprio in relazione all'approvvigionamento delle dosi bisogna accelerare i piani vaccinali. Pensiamo che vada affrontato il tema dei centri di vaccinazione e valutata l'opportunità di assumere personale dedicato. Noi offriamo la nostra disponibilità a dare un contributo forte e decisivo per quanto riguarda l'organizzazione della vaccinazione nei luoghi di lavoro, sapendo che ci sono competenze e responsabilità da ricondurre all' autorità sanitaria pubblica. Utilizzando la contrattazione aziendale e le relazioni sindacali di prossimità possiamo adoperarci per individuare gli spazi per agevolare ed accelerare nei luoghi di lavoro e nei territori il piano sui vaccini.
Ci possiamo liberare dal virus attraverso una straordinaria sinergia pubblico - privata, attraverso una campagna di informazione, orientando i lavoratori a vivere questo impegno in maniera etica come diritto - dovere della persona, verso se stessa e verso la collettività, a salvaguardare salute e lavoro".