“Il tentativo di dialogo chiesto ad Asl 5 e Kcs sul futuro della RSA Mazzini non ha prodotto alcun risultato. Inoltre, consideriamo gravi le ultime dichiarazioni del Dottor Crecchi, che ha annunciato in modo unilaterale 50 esuberi e scaricato ancora una volta sui lavoratori la responsabilità del dilagare del contagio. Per questi motivi indiciamo uno sciopero del personale della struttura per il primo dicembre”.
Così le segreterie Fp Cgil, Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uil Fpl, Uiltrasporti, che continuano: “Il Dottor Crecchi, durante l'audizione nella Terza Commissione del Comune della Spezia (alla quale le sigle sindacali non sono state invitate), ha dichiarato tutta una serie di palesi inesattezze: non è vero che all'inizio del periodo Covid ci fossero più medici in struttura, c'era solo un medico; non è vero che c'è stato uno spreco di DPI, se il contagio si è propagato è proprio perché non c'erano DPI sufficienti ed a norma per il personale (quando si è presentata la squadra GSAT ha verificato che il personale non aveva una vestizione idonea) e mancava la separazione percorsi “sporco pulito”. Contestiamo la dichiarazione di 50 esuberi, così come la negata aspettativa ai dipendenti che l'hanno richiesta e la compilazione dei turni giorno per giorno, una situazione inaccettabile.”
Concludono i Sindacati: “Ad oggi non abbiamo ancora una convocazione ufficiale per l'incontro con ASL e Kcs; e non abbiamo notizie sulla avvenuta firma della convenzione. Si rincorrono invece le voci dell'intenzione di riportare alla Mazzini pazienti Covid. Anche questo punto per noi è inaccettabile: la Mazzini deve continuare a svolgere il suo ruolo di RSA ed i pazienti Covid devono essere assistiti in strutture idonee.“