"Abbiamo appreso dai lavoratori che KCS e Asl5 avrebbero deciso di isolare due piani della struttura, perché "non idonei", e mettere in cassa integrazione buona parte del personale di funzioni essenziali come mense, lavanderia e pulizie. È tutto questo senza consultare minimamente i sindacati. Un atteggiamento intollerabile." Così le segreterie di Cgil, Cisl e Uil, che continuano: "stamattina avrebbe dovuto tenersi una riunione on line sulla Mazzini con Asl e Kcs. La riunione è stata rimandata per "problemi tecnici" a lunedì.
A quanto pare invece la riunione è stata fatta senza sindacati, viste le decisioni prese. A questo punto, pretendiamo che non si proceda con nessuna riorganizzazione e attivazione di cassa integrazione. Che le strutture non erano idonee è stato scoperto solo oggi? Quali sono i criteri per cui si vorrebbe attivare ulteriore cassa integrazione e con quali numeri? Il comune della Spezia proprietario dello stabile cosa pensa di questa decisione? Quello che serve è proprio il contrario, rafforzare il servizio con nuovo personale qualificato e dotare quello attualmente in forza dei DPI necessari.
L'emergenza Covid alla Mazzini va affrontata con provvedimenti seri e rapidi, non con colpi di mano che avranno l'unico effetto di danneggiare i lavoratori ed i degenti della struttura. Chiediamo al sindaco Peracchini, massima autorità sanitaria del territorio, quale iniziativa intende assumere in questa delicatissima fase. Diffidiamo ASL 5 e KCS ad assumere qualsivoglia decisione prima della riunione di lunedì pomeriggio"