Giunge a conclusione l’iter di assegnazione dei contributi diretti alla ricostruzione di muri a secco, previsti dal bando pubblicato dall’Ente Parco e rivolto ad aziende agricole e conduttori di terreni ricadenti nell’area protetta. Oltre 700 le domande che hanno trovato accoglimento mediante la Deliberazione di Giunta esecutiva n. 46 del 24.09.2020; tre mesi, il tempo a disposizione di ciascun beneficiario del finanziamento per ricostruire fino a un massimo di 55 metri quadri di muri a secco.
Un’iniziativa molto attesa dal territorio e fortemente voluta dal Parco e dai Comuni delle Cinque Terre, che ha visto uno stanziamento iniziale di 550mila euro e una successiva integrazione della dotazione finanziaria di 216mila euro, così da poter soddisfare il maggior numero possibile di richieste pervenute, con uno stanziamento finale di 766mila euro.
Lo sforzo profuso dal Parco per reperire ulteriori risorse dà la misura di come la salvaguardia del paesaggio terrazzato sia più che mai una priorità dell’Ente: «Grazie a questa misura potranno essere ricostruiti circa 7.300 metri quadri di muri a secco». Dichiara la presidente Donatella Bianchi che aggiunge «Per noi aprire questo “cantiere” a servizio del paesaggio e dell’unicità del nostro territorio è fondamentale e siamo felici di poter rimettere al centro i vignaioli e contadini che lo presidiano. Ricostruire questi manufatti significa difendere l’eccezionalità dei nostri terrazzamenti sostenendo il comparto agricolo in zone impervie e con costi di produzione elevati».