Si è svolto ieri, ancora da remoto, il Consiglio Direttivo del Parco Nazionale delle Cinque Terre. Tra i punti all'ordine del giorno, in primo piano, due sono stati gli argomenti su cui si è concentrata l'attenzione del direttivo.
In primo luogo lo "Studio di fattibilità tecnico-economica per il recupero del Sentiero Verde Azzurro SVA-592, Manarola-Corniglia". Dopo un'attenta e costruttiva discussione il Consiglio ha approvato il progetto che prevede, a seconda dei settori in cui è suddiviso il sentiero, e accanto all'adozione di diverse soluzioni ingegneristiche per migliorare la stabilità dei versanti, l'integrazione con opere realizzate mediante tecniche tradizionali come muri a secco, riconducibili al legame identitario con il territorio.
Il recupero di questo tratto del Sentiero Verde Azzurro è un progetto ambizioso per ciò che rappresenta per la comunità e per il territorio che oggi, grazie all'approvazione dello Studio di fattibilità tecnico-economica, ha raggiunto il primo livello di avanzamento avendo come obiettivo ultimo la riapertura del percorso pedonale che unisce i due borghi di Manarola e Corniglia. Una prima fase superata, dunque, che dà accesso allo step successivo in cui dovrà essere strutturato il piano economico-finanziario per l'attivazione di adeguate fonti di finanziamento a copertura dei costi di realizzazione degli interventi stimati intorno ai 6 milioni di euro.
Il secondo punto affrontato dal Parco è stato il recupero del Frantoio del Groppo e la presentazione della perizia di stima del valore, redatta dall'Ufficio delle Entrate. Il passaggio di ieri in Consiglio rappresenta il presupposto per il Parco per "potersi sedere" al tavolo con la proprietà e quindi dare corso al progetto di ripristino dell'uso di un bene volto alla valorizzazione del territorio, anche attraverso il sostegno a produzioni agricole importanti e complementari alla viticoltura.