"Esprimiamo forte contrarietà alla decisione della Regione di sbloccare i permessi per la realizzazione del nuovo centro commerciale a Romito Magra", così Stefano Sarti
Vice Presidente Legambiente Liguria e Alessandro Pole Presidente Legambiente Val di Magra.
"Già in passato ci eravamo opposti alla sua realizzazione fino a contribuire a far bloccare i lavori. Prima di quei lavori esistevano dei campi di pregiata terra fluviale coltivabile: un notevole potenziale agricolo e, unito all’esigenza di non consumare altro suolo, soprattutto nell’area perifluviale e contigua al Parco e al fiume Magra, ci portano a dire che questa decisione è fuori dalla realtà del mondo odierno".
"Oltretutto sarebbe l’ennesimo centro commerciale, in un settore che risente della crisi economica e che comunque va ponderato bene con scelte mirate sul territorio, che tornino ad esaltare piuttosto i negozi di prossimità".
"Poi vi è da dire che il parere dell’Autorità di bacino con la costruzione di argini più alti metterebbe in sicurezza quell’area, ma aumentando il rischio idraulico a valle: vogliamo smetterla con questi trasferimenti che aggravano solo la situazione idraulica complessiva? Inoltre la ulteriore cementificazione porterebbe a un ulteriore impermeabilizzazione del suolo, e un ulteriore aumento del rischio in questione".
"Per tale motivo chiediamo di bloccare nuovamente l’iter e ritrasformare il terreno da edificabile ad agricolo. Non vorremmo che tale provvedimento rientrasse in una politica preelettorale dello “sblocchiamo tutto”, anche perché gli Amministratori passano e ad abitare sul territorio restano i cittadini in tal senso chiediamo anche una presa di coscienza su queste tematiche del Comune di Arcola".
"Chiediamo anche una presa di posizione da parte del Parco affinché attivi tutte le tutele necessarie e finalizzate al blocco dei lavori".