“La ventilata ipotesi del Ministero della Difesa, tramite Difesa Spa, di cedere in affitto parte del suo patrimonio, impianti, bacini, strutture, officine, capannoni, costruzioni e magazzini, sia a soggetti pubblici, sia a partner dell’industria civile di settore, senza un piano organico di sviluppo e rilancio delle strutture, a partire dalla Base Navale spezzina, si configura come una mera dismissione di un immenso patrimonio solo per fare cassa. E' una logica che non possiamo avallare”. Così le segreterie provinciali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa.
I sindacati continuano: “Ci auguriamo che il Ministro Guerini ed il Governo abbiamo tenuto conto delle osservazioni dei Sindacati per questa parte del Decreto Maggio. Da troppo tempo ormai chiediamo il rilancio della base navale della Spezia, sia come nuovo potenziale polo industriale del territorio, sia in relazione alle aree che potranno essere messe a disposizione della collettività. Nessuna strategia su quelle aree può prescindere da un confronto con gli attori del territorio, Istituzioni, associazioni Datoriali e Sindacati. C'è bisogno di investimenti in occupazione, formazione, innovazione, per rilanciare un patrimonio di conoscenze e professionalità, per aprire nuove opportunità di sviluppo per i cittadini del territorio, a partire dai giovani, privilegiando il valore pubblico delle imprese. Una visione organica chiara nelle sue finalità, definita nei progetti di sviluppo industriale ed occupazionale, condivisa, è la condizione indispensabile per far ripartire un comparto vitale per l’economia del paese. Il confronto con il vertice politico del Ministero non può attendere, e deve essere coerente con i tempi dell’emergenza che lo stesso Governo ha assunto nel metodo di dialogo con le parti sociali”