Non abbassare la guardia nella lotta al Coronavirus non significa rinunciare a guardare avanti con fiducia e speranza. E questo grazie a una nuova visione della città per i settori dei bar e della ristorazione che, adottando una serie di provvedimenti tutti strettamente legati tra loro, possano garantire al tessuto economico cittadino di contenere e superare il difficile momento che tutti stiamo vivendo ripensando anche le loro attività nel futuro e favorendo il servizio all'aperto.
Per questo ieri nel corso della sua ultima seduta la Giunta comunale di Sarzana ha deciso di “riconoscere, anche per il mese di maggio 2020, agli esercizi di bar e ristoranti, l'esenzione dal pagamento del COSAP, il canone per l’occupazione suolo pubblico”.
Una misura che va di pari passo con le precedenti esenzioni già varate al COSAP a marzo e aprile e ad altre misure già varate in sequenza dalla Giunta comunale.
In particolare:
– la delibera di Giunta n. 68 del 9 marzo scorso, con la quale si dava la possibilità ai gestori di bar e ristoranti di chiedere l'ampliamento provvisorio della porzione suolo pubblico già autorizzato e senza ulteriori costi, allo scopo di distanziare i tavoli e le sedute e mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro;
– la DGC n. 75 del 26 marzo, con la quale si permetteva l'accesso alla ZTL per le attività produttive che svolgono le consegne a domicilio, per il periodo di vigenza dei provvedimenti in essere contro la diffusione del Coronavirus;
– infine la DGC n. 95 adottata la scorsa settimana dall’Amministrazione sarzanese che contiene ulteriori interventi a favore delle attività produttive per agevolare le attività che effettuano la vendita per asporto, e che tra le altre misure permette nel frattempo ai clienti l'accesso al centro storico per effettuare gli acquisti eliminando la ZTL dalle ore 19 alle ore 21.30.
Dunque a Sarzana le attività di ristorazione che non hanno spazio esterno, in virtù dei provvedimenti adottati, potranno utilizzarlo senza aggravio di costi portando fuori dal proprio locale un numero di tavoli e coperti pari e non superiore a quello già all'interno: chi vorrà usufruire di questa opportunità dovrà presentare un progetto all'ufficio commercio, che sarà vagliato anche per ragioni di sicurezza dalla polizia locale.
Sono molte, del resto, le grandi città in Europa che cominciano a ripensarsi a misura di Coronavirus e Sarzana non intende sottrarsi a questo obiettivo: lo scopo è riempire le strade e le piazze, non appena le attività di bar e ristorazione potranno riaprire e sempre nel rispetto della condizioni di sicurezza che ormai tutti conosciamo.
Come viene esplicitato nella delibera di Giunta 95, già citata, l'Amministrazione Ponzanelli chiarisce come “gli enormi cambiamenti economici e sociali che saranno conseguenza dell'emergenza epidemica in corso necessitino di una visione di ampio respiro e di ripensamento del tessuto urbano delle Città e che la Città di Sarzana, al pari di altre città storiche d'Europa, può pensare a un futuro che valorizzi le sue peculiarità storiche e turistiche allargando l'uso dei propri spazi pubblici alle attività di bar e ristorazione ... prevedendo un aumento degli spazi pubblici occupati dagli esercizi quale condizione essenziale per garantire la sopravvivenza economica di molte attività, dando la possibilità agli esercenti di bar e ristorante che non hanno la concessione per l'occupazione di suolo pubblico, di attivarsi per poter verificare la possibilità di utilizzare porzioni di suolo pubblico per la propria attività”.
Nel frattempo, come detto, e fino a quando non potranno riaprire e allargare i propri spazi, favorendo il servizio all'aperto e questa nuova visione di città, la ZTL resta aperta anche la sera per il take-away ed è confermata l'esenzione dal pagamento del suolo pubblico per tre mesi, compreso il mese di maggio.