Conosco il dolore e la paura di non farcela, lo strazio di chi perde persone care, la cui vita è strappata via dalla natura impazzita. Conosco anche la difficoltà che le Istituzioni e i cittadini affrontano quotidianamente nel provare a ricostruire ciò che è stato distrutto. E' una ricorrenza importante ad indurmi a tali riflessioni: sono infatti passati 1500 giorni da quel 6 aprile 2009 in cui una sequenza sismica di grande violenza distrusse lo straordinario centro storico dell'Aquila e gran parte della sua provincia, causando la morte di 308 persone e provocando danni incommensurabili. Il gesto del Sindaco dell'Aquila Massimo Cialente che ha recentemente riconsegnato la fascia in segno di protesta per la poca attenzione mostrata dallo Stato verso un territorio che purtroppo ad oggi stenta ancora a ripartire, ricorda a tutti noi la necessità di rinnovare l'appello al Governo affinché le gravi calamità che hanno negli ultimi anni colpito i territori italiani non vengano dimenticate. E' necessario in particolare evitare il meccanismo mediatico per cui una calamità scaccia l'altra nella memoria collettiva del Paese. Si deve mantenere la medesima attenzione per ogni evento calamitoso affinché ogni comunità abbia pari dignità ed opportunità nell'affrontarne le drammatiche conseguenze. La comunità che rappresento in qualità di Commissario della Provincia della Spezia è saldamente legata a quella aquilana da un profondo spirito di solidarietà, quello spirito che deve essere cemento ed alla base di una rinnovata collaborazione tra territori. Subito dopo il terremoto del 6 aprile i volontari della Protezione civile spezzina partirono alla volta di Tione degli Abruzzi, per tendere una mano ad una piccola comunità in ginocchio. Quel gesto fu l'inizio di una "salda amicizia" tra territori, una storia come tante altre in Italia che deve, a mio avviso, ispirare l'azione di ogni livello istituzionale del Paese nell'affrontare le tragedie di questo tempo. La risposta generosa del popolo italiano in occasione di eventi drammatici, quali ad esempio i terremoti e le alluvioni, deve necessariamente corrispondere allo stesso atteggiamento dello Stato nei confronti dei territori colpiti: il Paese deve essere all'altezza della generosità dei suoi cittadini. Il terremoto dell'Aquila, le alluvioni nello spezzino e nel Genovese, il sisma nell'Emilia ed in generale il sostegno alle comunità colpite agli eventi calamitosi deve rappresentare un punto prioritario nell'agenda del Governo. Nessun territorio deve rimanere indietro. Ricordare L'Aquila oggi significa ricordare ogni singola comunità che ha subito danni, ricordare L'Aquila significa ricordare che tutti hanno lo stesso diritto alla ricostruzione.
Marino Fiasella, Commissario straordinario della Provincia della Spezia