Siamo molto preoccupati per ciò che sta accadendo nel mondo delle colf e badanti – parole di Clarke Ruggeri della Fisascat Cisl La Spezia.
"Solamente negli ultimi 2 giorni abbiamo già avuto diversi casi di lavoratrici che hanno ricevuto un licenziamento con motivazioni legate al Covid19, ma del tutto ingiustificate in quanto trattasi in realtà di allontanamento dal luogo di lavoro nel giorno di riposo o nelle ore di stacco tra un turno e l'altro".
La nota del sindacalista prosegue - "Capiamo la paura che hanno le famiglie, timori leciti nei confronti dei loro cari anziani di contrarre il virus, ma dall'altra vogliamo ricordare che queste figure lavorative non sono "untori" ma anzi un sostegno ulteriore in un momento difficile".
Sul tema la CISL interviene anche con Katia Callegari dell'ufficio Colf e Badanti della Cisl La Spezia "Ricordiamo alle famiglie che ci sono strumenti sindacali per poter risolvere al meglio questa preoccupazione esempio ferie, permessi, ed in estrema ratio l'aspettativa non retribuita – spiega Katia Callegari dell'ufficio Colf e Badanti della Cisl La Spezia – Noi seguiamo più di 400 lavoratrici\ori di questo settore e stiamo cercando di aiutarli passo dopo passo nella gestione di questa emergenza. Per i datori di lavoro che hanno il disagio e la paura del contagio, uno strumento efficace, può essere in primis la “sospensione del lavoro extraferiale”(art. 19 CCNL), che vista la straordinarietà epidemica non andrebbe a creare cause ostative"
Questo problema se non verrà affrontato celermente rischierà di diventare una voragine sociale – continua Clarke Ruggeri - molto più ampia perché questi lavoratori non hanno ne ammortizzatori sociali, ne bonus sociali e nemmeno l'istituto della malattia (ricordiamo che la malattia può essere richiesta per un massimo di 15 giorni solo se la lavoratrice ha un anzianità superiore ai 2 anni).
A livello nazionale il sindacato ha chiesto a gra voce, sostenuto da gran parte delle Regioni, tra le quali anche la Liguria, di ampliare gli ammortizzatori sociali anche a questi lavoratori ma il Governo fino ad ora non ha dato riscontro alle richieste delle OOSS già formalizzate ai tavoli ministeriali, quali:
- 1) Utilizzo di strumenti sindacali per salvaguradre i posti di lavoro
- 2) Estensione degli Ammortizzatori sociali da parte del Governo nel prossimo decreto, per chi viene licenziato o perde il posto di lavoro nel lavoro domestico al pari degli altri lavoratori
- 3) Un bonus badanti a livello di Regione Liguria, simile a quello messo in campo per le baby sitter, in quanto nel momento in cui questa emergenza finirà le famiglie quasi certamente stremate avranno bisogno di un sostegno economico per poter assumere queste figure;.
- 4) Programmi di formazione finanziata dalla Regione Liguria, per queste figure per gestire al meglio il rischio da contagio covid19 poiché questa emergenza cambierà il modo di lavorare e di protezione anche tra le mura domestiche.
"Invitiamo quindi tutti i soggetti interessati, associazioni datoriali delle famiglie, Regione e Governo ad aprire un confronto per coodinare queste azioni positive,con l'obbiettivo di garantire un futuro di continuità occupazionale a questi lavoratori che sono e dovranno essere ancor di più essenziali per le famiglie italiane e per il tessuto socio-economico della nostra comunità" conclude Clarke Ruggeri della Fisascat Cisl.