Anche i senza dimora oggi vivono in qualche modo la loro crociera»: la battuta del direttore diocesano della Caritas don Luca Palei ha sottolineato un nuovo aspetto delle tante iniziative di solidarietà attivatesi in occasione dell’epidemia di Covid–19, iniziative che quasi tutte hanno alla Spezia la Caritas come punto di riferimento. Spezia, come è noto, è importante stazione crocieristica, e le imponenti navi dedicate a questi servizi vi sostano spesso. Con l’epidemia, molte crociere si sono interrotte e, tra le altre cose, le compagnie si sono trovate con notevoli eccedenze di cibo.
Ecco allora che i responsabili della nave “Costa Pacifica”, che a Spezia ha completato anzitempo una delle sue crociere, hanno donato alla Caritas, per il centro di accoglienza delle persone senza fissa dimora, un surplus di ben dieci tonnellate di cibo, dai suoi magazzini e dalla sue cucine. «Un cibo – ha detto don Palei – davvero di prima qualità», che ora viene utilizzato per preparare i pasti. Sono circa novanta le persone ospitate nel centro diurno dello stadio “Montagna”, alcune molto giovani. Vi si aggiungono poi coloro, non pochi, che hanno una loro casa, ma non sono in condizioni di sfamarsi. Un servizio davvero prezioso, cui collaborano i frati francescani della mensa di Gaggiola, le suore della Carità di “Missione 2000”, le vincenziane e i salesiani delle “Colazioni col sorriso”: un grande, ininterrotto cammino di solidarietà che non accenna ad interrompersi.