“Siamo sorpresi e in disaccordo con la decisione del Prefetto di autorizzare alcune aziende del territorio a proseguire la loro produzione. Si tratta in particolar modo di aziende della Difesa e dell'indotto che, a nostro parere, possono sospendere la produzione per alcuni giorni senza arrecare nessun problema, potendo usufruire anche degli ammortizzatori sociali previsti dal Decreto Cura Italia. E' in gioco la salute di centinaia di lavoratori, delle loro famiglie e di tutti i cittadini.”
Così Lara Ghiglione, Cgil, Antonio Carro, Cisl e Mario Ghini, Uil, che continuano: "auspichiamo che già nell’elenco delle attività essenziali rivisitato che dovrebbe uscire nella giornata di oggi ci siano risposte e riscontri positivi; comunque domani ribadiremo questa nostra posizione al Prefetto nell'incontro in videoconferenza, certi che terrà conto delle nostre posizioni. Anche se c'è stata una autorizzazione preventiva, non significa affatto che la stessa non si possa rivedere, visto che lo stesso Governo si è impegnato, attraverso il Ministero dell'Interno, a dare indicazioni ai Prefetti di consultare le organizzazioni sindacali anche in merito alle autocertificazioni delle aziende sulla situazione sanitaria.
E si è anche impegnato a ridefinire le attività indispensabili nei comparti difesa ed aerospazio. Quindi è necessario che ognuno si assuma e proprie responsabilità per il bene di questo territorio.”