"I lavoratori faranno l'impossibile per garantire l'approvvigionamento dei beni alimentari e di prima necessità, ma non è pensabile che si creino sovraffollamenti nel porto per lavorazioni che non hanno niente a che fare con questo. I lavoratori portuali devono poter lavorare in totale sicurezza" Cosi una nota delle segreterie provinciali di Fit Cgil, Fit Cis e Uiltrasporti Uil, che continua: "Lo sciopero di oggi, che finirà allo scadere del turno notturno di sabato, quindi all'una di notte di domenica, è volto a tutelare la salute dei lavoratori del porto, che devono operare in un ambiente che rispetti le disposizioni sanitarie: distanze, sanificazioni, DPI.
E c'è bisogno di una riduzione concordata delle attività e di maggiore coordinamento tra le imprese che tenga conto dell'emergenza sanitaria in atto e che privilegi la movimentazione di beni alimentari ed essenziali per la popolazione, in coerenza con il protocollo firmato stanotte a livello nazionale. Grazie al senso di responsabilità dei lavoratori, per garantire l'approvvigionamento dei beni di prima necessità, da domani riprenderanno le attività portuali ma sarà necessario farlo in forma ridotta e concordata. Ma teniamo a sottolineare che il lavoro riprenderà contestualmente al rispetto delle normative sanitarie; resta inteso che in mancanza di tutela i lavoratori saranno titolati ad astenersi."