Genova, 11 marzo 2020 - Anche le addette e gli addetti alle pulizie sono a rischio contagio Covid-19. In questi momenti di grande apprensione le aziende che in passato hanno ridotto il servizio di pulimento presso uffici, capannoni, aree comuni, stanno chiedendo alle aziende in appalto pulimento e alle cooperative di raddoppiare, se non triplicare il servizio. “Se prima non c’erano soldi per le pulizie e le addette e gli addetti delle cooperative o aziende in appalto erano costrette a fare la fame, ora – improvvisamente – i grandi gruppi industria e le banche, in preda all’incubo contagio, trovano le risorse economiche per igienizzare a più non posso i loro edifici”, denuncia Silvana Comanducci, segretario regionale Uiltrasporti Liguria.
Quando il rischio contagio non ci sarà più, probabilmente, le stesse aziende, che oggi chiedono più ore agli addetti al pulimento, non si ricorderanno del sacrificio che centinaia di donne e di uomini sono stati chiamati a compiere in questi giorni di allerta.
“Chiediamo alle parti datoriali di ristabilire un criterio minimo nel richiedere il servizio offerto dalle aziende in appalto pulimento – conclude Comanducci – Oggi le lavoratrici e i lavoratori sono chiamati a dare il massimo, la Uiltrasporti vorrebbe che le ore da dedicare all’igienizzazione degli ambienti non venissero tagliate drasticamente quando l’emergenza sarà passata. Questo per mantenere dignitoso il salario degli addetti, che non sono pedine da muovere a piacimento ma persone, e puliti e sicuri gli ambienti nei luoghi di lavoro”