"Abbiamo appreso la soppressione del reparto dogane e dell’avvio della procedura di licenziamento di una lavoratrice da parte di LSCT solo dai giornali. E' inaccettabile" - Così Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, che continuano - "Corrette relazioni industriali rappresentano una condizione fondamentale per la produttività dell'azienda e la tutela dei lavoratori. Ricordiamo che LSCT opera in un regime di concessione pubblica, di lunghissima durata, 50 anni, in virtù di un piano industriale che prevede investimenti ed occupazione. Quando un'azienda opera in concessione pubblica ha l'obbligo di rendere conto alla collettività ed ai lavoratori, attraverso le loro strutture di rappresentanza, in merito alle proprie decisioni strategiche, soprattutto se vanno a modificare lo stesso piano industriale.”
Concludono i sindacati: “Esigiamo chiarezza e chiediamo che le segreterie sindacali siano convocate al più presto per conoscere i dettagli di questa operazione, di eventuali ulteriori modifiche del piano industriale non condivise con le nostre organizzazioni e ricevere rassicurazioni sulle ricadute occupazionali."