Rivolto ad aziende del settore turistico che assumano a tempo indeterminato, stabilizzino tempi determinati con contratti a tempo indeterminato o avviino contratti stagionali di durata pari o superiore agli otto mesi.
Il bando del 2018 ha avuto un ottimo riscontro (oltre 1.000 i contratti di lavoro presentati) e ha esaurito le risorse disponibili: per questo motivo alla fine di maggio il patto per il lavoro nel turismo tra Regione, sindacati e associazioni datoriali è stato rinnovato e ampliato prevedendo nuove possibilità, con 3,8 milioni a disposizione delle imprese: quello che si apre oggi è il primo bando della nuova intesa.
Oltre alle strutture ricettive, possono usufruire dei bonus assunzionali gli stabilmenti balneari e, in questa nuova versione, anche gli esercizi per la somministrazione di alimenti e bevande, con l'obiettivo di incentivare la destagionalizzazione e una maggiore qualità del lavoro.
In particolare, i bonus assunzionali sono previsti per l'assunzione di lavoratori che si trovino nello stato di non occupazione o che svolgano un'attività che dia un reddito inferiore a quello minimo (8000 euro nel caso di lavoratori dipendenti, 4800 euro nel caso di lavoratori autonomi).
Una quota di 300mila euro è riservata a chi assume allievi in uscita dai corsi di formazione regionali. "Abbiamo mantenuto inalterati i bonus di 3.000 euro per contratti di otto mesi e di 6.000 per nuovi contratti a tempo indeterminato - spiega l'assessore al lavoro e al turismo Gianni Berrino - in questa seconda versione però abbiamo deciso di osare qualcosa in più, aggiungendo un ulteriore bonus di 4.000 euro per contratti della durata minima di 9 mesi". "Inoltre visto il fruttuoso confronto con i rappresentanti di categoria e le organizzazioni sindacali - continua l'assessore - si è ritenuto di aumentare al 30% la premialità data per contratti frutto di contrattazione territoriale di secondo livello".
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