"Restiamo un pò perplessi del commento del Nursind al nostro contributo di ieri pomeriggio su questa vicenda della Neurologia".
"Perplessi, perchè su Gazzetta della Spezia la prima comunicazione, che ci ha chiamati in causa, l'ha fatta questa sigla sindacale nella giornata di ieri".
"È a questo coinvolgimento, quindi, che noi abbiamo risposto in un breve arco temporale; mentre alla mail della singola collega della SC neurologia spezzina che ci ha inviato la nota nella giornata di domenica, abbiamo risposto direttamente (indicando in cc la stessa sigla sindacale) sempre ieri, alle 17:44: perciò il sollecito alla risposta giunge a cose fatte".
"Siamo più che convinti che un Ordine professionale sia giustamente da chiamare in causa e noi, altrettanto convintamente, riteniamo corretto citare - a conferma della importanza del ruolo dei professionisti infermieri - evidenze scientifiche, che dimostrano le conseguenze (è il caso della citata ''RN4CAST'') dell'utilizzo eccessivo degli ''appoggi'' in una corsia, e di rapporti infermieri/pazienti non conformi".
"Forse è il caso di ricordare che gli Ordini professionali non entrano direttamente nell'organizzazione delle attività, nè lo potrebbero fare anche volendolo, nè possono assumere personale da inserire in servizio nelle strutture (magari); possono rimarcare, ed è una azione che abbiamo fatto in questo caso come in altri, quelle situazioni di difficoltà che possono avere potenziali ricadute sugli assistiti e sugli iscritti".
"Se poi si vuole polemizzare per forza con qualcuno, si sta scegliendo un soggetto (l'OPI spezzino) che con forza, da tempo, ricorda il valore, il ruolo, l'importanza di una categoria determinante nella Sanità italiana, pubblica e privata.
Un messaggio che, ci pare di capire, non dovrebbe essere vissuto come un problema da un sindacato infermieristico".
Direttivo OPI La Spezia