Sono puntuali e concrete le proposte che Confesercenti ha esposto alla Regione per affrontare al meglio le questioni legate al turismo e in particolare a quello che si riversa sulle Cinque Terre e sulla provincia spezzina.
Nella giornata di ieri, infatti, il direttore di Confesercenti Liguria, Andrea Dameri, e il responsabile sindacale di Confesercenti La Spezia, Farbizio Capellini, hanno partecipato all'audizione in merito al problema del sovraffollamento di turisti alle Cinque Terre consegnando un documento ai membri della III commissione Attività produttive, Cultura, Formazione e Lavoro.
Riportiamo di seguito i punti salienti della relazione stesa d'intesa con il presidente provinciale di Confesercenti, Alessandro Ravecca, e il responsabile provinciale di Confesercenti Turismo, Eugenio Bordoni.
IL DOCUMENTO DI CONFESERCENTI
Corretto inquadramento della situazione
In merito al problema del sovraffollamento di turisti alle Cinque Terre, occorre anzitutto precisare che le difficoltà si riscontrano saltuariamente, in particolari occasioni, peraltro prevedibili in termini di date (e condizioni meteo-marine di un certo tipo). Non siamo in presenza di una situazione di emergenza che si ripropone quotidianamente. Gli allarmi lanciati a più riprese da varie parti soprattutto attraverso i social network, accompagnati dalla pubblicazione di immagini, finiscono sempre per fornire, di fatto, un quadro della situazione che non corrisponde alla realtà di quasi ogni giorno.
Come affrontare le emergenze
Tuttavia, è doveroso non sottovalutare la questione del sovraffollamento e cercare, da parte delle istituzioni locali, di trovare delle risposte efficaci. In questo senso, è auspicabile che tutti i soggetti pubblici e privati chiamati a vario titolo ad occuparsene, si mettano al lavoro con piena disponibilità e spirito costruttivo. Se, da una parte, risulterebbe inopportuna e terribilmente difficile, se non impossibile, l’attuazione di misure tese al blocco o al contingentamento degli ingressi sul territorio delle Cinque Terre, dall’altra sembra ormai necessaria e ineludibile la chiamata ad un impegno straordinario da parte delle aziende che gestiscono i servizi di trasporto via mare e su rotaia.
Soluzioni concrete
Come concretizzare tale impegno? Certamente garantendo un presidio attivo delle stazioni ferroviarie e dei punti di imbarco/sbarco e cercando, insieme alle imprese in questione, di sperimentare nuovi modelli di gestione dei flussi giornalieri in particolare rispetto ai gruppi organizzati di turisti (ad esempio con il sistema della prenotazione).
No a un approccio legato solo a sicurezza e ordine pubblico
Gli operatori turistici non possono condividere, tuttavia, un’impostazione legata solo alla sicurezza ed all’ordine pubblico.
Essi chiedono l’attuazione di politiche tese a decongestionare i flussi in eccesso attraverso azioni di promozione in grado di influenzare a monte le scelte dei turisti; quando essi decidono dove andare. Per quanto riguarda le Cinque Terre e la nostra provincia, quindi, si dovrebbe finalmente muoversi in un’ottica comprensoriale. E’ necessario , in sostanza, lavorare per colpire l’immaginario delle persone presentando uniti alcuni filoni di prodotto: mare, sentieristica, enogastronomia ecc.
I Comuni delle Cinque Terre dovrebbero aprire alla collaborazione con i territori limitrofi ed i Comuni dei territori limitrofi e nel resto della provincia, anziché perdersi nel mare di Internet cercando di promuoversi singolarmente, dovrebbero mettere in rete le loro eccellenze.
Gli strumenti per attuare politiche di questo tipo non possono che essere i progetti comuni per arricchire i prodotti turistici e le risorse, almeno una parte, quelle ricavate dall’imposta di soggiorno per finanziare piani di comunicazione comuni affidati a specialisti