Dal 18 al 20 settembre 2015 presso Arsenale Marittimo Militare della Spezia si terrà la seconda edizione di Mesciüa, la manifestazione voluta ed organizzata dal Comune della Spezia in collaborazione con la Marina Militare. Confartigianato e Coldiretti presenteranno durante questa tre giorni un importante progetto che vedrà coinvolte le gelaterie della provincia spezzina e i produttori di latte e frutta del territorio. "L'iniziativa vuole promuovere – spiega il direttore di Confartigianato, Giuseppe Menchelli - il gelato artigianale prodotto dai maestri gelatieri di Confartigianato". "Solo prodotti di eccellenza e materie prime di alta qualità – prosegue il direttore di Coldiretti, Domenico Pautasso - provenienti da aziende agricole di primissimo livello selezionate da Coldiretti con accurata attenzione, un gelato che punta sulla naturalità dei prodotti e sulla frutta di stagione". Grazie a Confartigianato i visitatori di Mesciüa troveranno in Arsenale un simpatico furgoncino che venderà gelato a km 0 prodotto dalla Gelateria 5 Terre – Via del Prione 69; Gelateria Dolce Vita – Via Chiodo 85; Gelateria Gusto – Piazza Garibaldi 32; Gelateria Stella Marina – Via Sforza 15. Il progetto nasce da lontano e le due Associazioni ci lavorano da mesi visto che il gelato negli ultimi anni ha registrato un boom nei consumi. Il gelato viene spesso mangiato non più solo come dessert, ma anche come spuntino o sostitutivo del pranzo, soprattutto nei periodi più caldi, perché rinfresca e non appesantisce. Domenica 20 settembre alle ore 18,00 sempre presso l'Arsenale si terrà l'incontro pubblico dal titolo "Dalla natura al mercato: il gelato a Km 0" darante il quale Confartigianato e Coldiretti presenteranno il progetto. "Da settembre l'iniziativa – aggiunge Antonella Simone, responsabile eventi Confartigianato – proseguirà nelle tante gelaterie della provincia che hanno aderito al progetto. Il gelato è il re dei dolci completi e nutrienti, un alimento adatto soprattutto ai più piccoli, grazie al giusto rapporto tra carboidrati, grassi, proteine e fibre". Ecco l'elenco delle gelaterie aderenti: La Spezia: Gelateria 5 Terre – Via del Prione 69, Gelateria Dolce Vita – Via Chiodo 85, Gelateria Gusto – Piazza Garibaldi 32, Gelateria Riccardo – Via Chiodo 50, Gelateria Stella Marina – Via Sforza 15. Lerici: Gelateria Arcobaleno – Piazza Garibaldi 20, Gelateria Lungomare – Lungomare, Gelateria Papavera – Via Mazzini 6. Levanto: Gelateria Basilico e Limone – Via Mazzini 9, Gelateria L'Altro Gelato – Piazza Staglieno 25.

La normativa vigente in materia di prevenzione infortuni (D.Lgs. 81/08 e relativi accordi Stato-Regioni) prevede numerosi obblighi di formazione per datori di lavoro e dipendenti, con lo scopo di sviluppare una vera e propria coscienza della prevenzione e protezione nei luoghi di lavoro. Pertanto anche i lavoratori già esperti, così come chi si accosta per la prima volta ad una attività lavorativa è chiamato a frequentare alcuni corsi di formazione.

L'Area Fiscale di Confartigianato informa che con il D.L. 83/2015 sono stati apportati alcune modifiche alla legge fallimentare. "Per poter capirne gli effetti – spiega Katia Orsetti, Responsabile Fiscale Confartigianato - è necessario ricordare come l'impianto della legge fallimentare così come previsto dalle precedenti riforme fosse finalizzato a favorire modalità di gestione della crisi d'impresa, per quanto possibili, alternative al fallimento".

Da giugno sono cambiatele regole per la classificazione dei rifiuti e adesso Confartigianato lancia l'allarme costi. Molte imprese infatti sono costrette a verificare se per i loro scarti devono essere modificati i codici e le classi di pericolosità a cui appartengono. «In pratica il rifiuto è sempre il medesimo- denuncia Enrico Taponecco Responsabile Ambiente e Sicurezza di Confartigianato - ma le imprese devono sostenere nuovi costi. É incredibile che con poche modifiche della normativa comunitaria si sia messo in moto un meccanismo che porterà ad una spesa enorme per le aziende. Siamo convinti che in termini di effettivo corretto smaltimento o recupero dei rifiuti non cambierà nulla rispetto alla situazione precedente».

L'Ufficio Ambiente e Sicurezza di Confartigianato torna sul concetto di responsabilità amministrativa delle imprese dopo una recente sentenza della Cassazione (Sezione IV, 16/07/2015, n. 31003) che fornisce un esempio di come la cosiddetta "colpa organizzativa", che rappresenta il presupposto per l'applicazione della norma alle persone giuridiche, possa concretamente manifestarsi nella realtà aziendale quando si risparmia sulla sicurezza per anteporre a quest'ultima esigenze di produzione, e di come tale colpa possa essere poi ricostruita e valutata a seguito di un infortunio sul lavoro. Nel caso specifico, il datore di lavoro di una società e la società stessa sono stati condannati a seguito di un infortunio sul lavoro (frattura alla mano di un lavoratore): il primo per lesioni personali colpose aggravate dalla violazione delle norme antinfortunistiche e la seconda ai sensi del D.Lgs.231/01. La Cassazione ha considerato fondato l'addebito a carico dell'azienda che aveva tratto un vantaggio dalla predisposta modalità di organizzazione del lavoro: in altre parole, nei reati colposi l'interesse/vantaggio si ricollega al risparmio nelle spese che l'azienda dovrebbe sostenere per l'adozione delle misure precauzionali che ne può derivare e dallo sveltimento dell'attività lavorativa favorita dalla mancata osservanza della normativa cautelare, il cui rispetto, invece, tale attività avrebbe rallentato quantomeno nei tempi. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi all'Ufficio Ambiente e Sicurezza Confartigianato, tel. 0187.286632