Confederazione Nazionale Artigianato
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Tavolo di confronto.
Asostegno degli operatori economici, delle comunità costiere e del turismo balneare ligure.
L’allerta rossa non ha tradito le previsioni e ora inizia la conta dei danni: Cna Balneatori La Spezia chiede lo stato di calamità naturale.
Nuovo record per Cruise Service in Bus srl con 200 mezzi messi a disposizione per i crocieristi del porto di Livorno e La Spezia.
Proseguono gli incontri organizzati dalla CNA della Spezia su tutti i mezzi utili alle imprese per gestire il processo della fatturazione elettronica.
La giornata-evento si è svolata al Castello monumentale di Lerici, organizzata dalla CNA della Spezia con il patrocinio del Comune di Lerici.
Nel frattempo, purtroppo, tante imprese hanno chiuso.
L’Italia porti le imposte sul gasolio sotto il 50% del costo complessivo alla pompa. Il prezzo del gasolio alla pompa, continua inesorabilmente a crescere.
Importanti confronti istituzionali.
Incontri e percorsi di gusto tra chef d’eccezione alla Locanda dell’Angelo ad Ameglia.
Grandissimo successo per la sfilata di Giuseppe d’Urso a Crea Bellezza 2018 l’evento organizzato da Cna Genova, nella splendida cornice del Palazzo della Borsa di Genova.
Chiuso il contest: oltre 800 adesioni. Al via le valutazioni.
Ci sono ancora posti disponibili per due corsi di CNA Ecipa.
Presenti anche con uno stand al TTG.
I giovani pensionati di CNA Pensionati La Spezia sono appena rientrati da un intenso weekend culturale trascorso tra storia, gastronomia e bellezze del territorio.
Hanno portato il proprio saluto la Senatrice Stefania Pucciarelli, il Deputato Andrea Orlando, la Presidente CNA La Spezia Federica Maggiani, il Presidente e Amministratore delegato d’Italscania Franco Fenoglio, il Presidente di Fitalog Enrico Bini e il responsabile Pirelli per l’Europa Marco Solari.
La storia dell’azienda Crovara nasce dal padre di Umberto, Giorgio e inizia con un carro e cavallo, per proseguire nel lontano 1923 con l’acquisto del primo autocarro. Nel 1945, al termine della guerra c’è da rimboccarsi le maniche per fare risorgere l’Italia dalle macerie, e così anche i fratelli di Umberto, Attilio e Celso, entrano nell’impresa di autotrasporti paterna. Nel 1968 Umberto Crovara, ultimogenito, inizia la sua attività in proprio come “Autotrasporti Crovara Umberto” acquistando il suo primo autocarro. Nell’agosto del 1990, a seguito di un grave incidente stradale, Umberto rimase gravemente ferito ma nonostante ciò, grazie alla forza del suo carattere e al sostegno della famiglia, dopo pochi mesi rientra, con volontà e determinazione, in attività. Non potendo più occuparsi della guida dei camion, dal suo ufficio organizza e gestisce la sua impresa e si impegna anche per la sua categoria, dando supporto all’associazione delle imprese dell’autotrasporto CNA FITA dove ha ricoperto importanti incarichi, sia nelle Presidenze e Direzioni di livello provinciale che regionale. L’intraprendenza imprenditoriale di Umberto Crovara lo porta ad ampliare la sua impresa di autotrasporti denominata Crovara srl che ora grazie all’intervento dello studio A2D2 + Fabbrica si presenta completamente rinnovato per funzionalità e nell’ottica della sostenibilità ambientale.
Oggi Umberto è socio con i figli Davide e Stefano e in ditta lavora anche il nipote Nicola. Crovara srl ha 20 dipendenti, un parco veicolare composto da 14 “trattori stradali”, un “autotreno”, 25 rimorchi e di un’area di 8.000 mq adibita a parcheggio, deposito e logistica.
Scheda descrittiva della nuova sede aziendale Crovara Srl realizzata dallo studio A2D2 + Fabrica
L’intervento riguarda la costruzione di un nuovo edificio produttivo in grado di ospitare anche gli uffici necessari allo svolgimento delle attività aziendali della società Crovara srl. La sede è già localizzata nell’area da più di 50 anni, ma le condizioni lavorative attuali spingono la società stessa alla realizzazione di un edificio consono alle aspettative future sia lavorative che occupazionali.
L’area oggetto dell’intervento è ubicata in prossimità della viabilità che si diparte da Viale San Bartolomeo e porta all’abitato di Pitelli, nella parte sud est della prima periferia urbana che non risulta particolarmente intrisa da una permanenza di caratteri distintivi sia storici che urbanistici, così come non pare conservare la permanenza di caratteri relazionati a sistemi naturali storici, persi soprattutto nel periodo della urbanizzazione ed industrializzazione degli anni del dopoguerra fino agli anni 80/90 del 900.
La necessità di riorganizzazione logistica, sia dell’area del piazzale che degli spazi lavorativi, ha previsto la realizzazione di un nuovo edificio che ospiterà la sede aziendale ed alcuni spazi produttivi coperti.
L’area produttiva si compone di un ampio piazzale, prevalentemente pianeggiante con una superficie di circa 7.500 mq e di forma allungata, che sicolloca parallelamente al fosso ed alla strada che dal borgo storico di Pitelli prendono il nome.
L’edificio ha una forma trapezoidale, derivante dalla necessaria localizzazione defilata rispetto al resto del piazzale che viene lasciato il più possibile libero per essere utilizzato nell'ambito delle attività produttive peculiari della società.
Il perimetro irregolare dell’edificio si rapporta alla configurazione del lotto e, a causa di queste sue caratteristiche localizzative, si presenta quindi con tre lati più chiusi mentre il lato verso il piazzale è caratterizzato da un fronte più aperto, composto da vetrate che si estendono anche sul lato al piano secondo che affaccia sull'area esterna.
All’interno dell’edificio, composto di due parti fondamentali e ben distinte, trovano spazio a loro volta attività diverse: la prima, geometricamente più regolare e con le caratteristiche tipiche di un piccolo capannone, sia per dimensione circa 300 mq, che per caratteristiche costruttive e materiali, ha destinazione produttiva ed artigianale; mentre nella seconda, che ha caratteristiche diverse e si sviluppa su tre livelli, si trovano i servizi e le attività direzionali.
Gli uffici sono collocati in locali spaziosi e luminosi che si affacciano su un'ampia area scoperta utile anche al controllo del piazzale da parte degli addetti alle attività d’ufficio.
L’edificio nel suo insieme si presenta comunque come un corpo unitario caratterizzato dal comune uso dei materiali di finitura.
Dal punto di vista della valorizzazione paesaggistica del nuovo insediamento, l’integrazione con i diversi tessuti insediativi esistenti viene facilitata dall’utilizzo di tipologie edilizie non intensive che presidino il territorio in modo non solo da non abbandonarlo a se stesso ma nello stesso tempo da riqualificarlo mediante l'inserimento di volumetrie modeste e la collocazione del manufatto in aree già insediate ed urbanizzate: la nuova costruzione si rapporta direttamente con quelle esistenti nelle aree limitrofe cercando di creare una identità urbana al momento molto disgregata.
L’uso di tecnologie avanzate nella gestione del fabbisogno energetico e la realizzazione di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia da fonti rinnovabili, insieme all’uso di tipologie architettoniche e materiali contemporanei, che si rifanno tuttavia alle caratteristiche tipiche delle attività industriali, rendono il nuovo edifico non solo compatibile con uno sviluppo sostenibile delle attività produttive presenti nel nostro territorio, ma anche uno “strumento di lavoro” versatile ed innovativo per lo sviluppo della società insediata.
CNA La Spezia interviene nuovamente sulla decisione del Comune di Sarzana di incaricare i volontari civici di realizzare nell’ambito delle proprie attività anche i reportage fotografici di eventi e manifestazioni, in risposta al consigliere di maggioranza Luca Ponzanelli.
La scelta di affidare ai volontari civici la realizzazione anche di eventuali servizi fotografici a supporto delle manifestazioni del Comune non solo ha ricadute negative sui professionisti del settore, ma apre una porta ad un modello a cui la pubblica amministrazione, in virtù delle sue prerogative, non solo non dovrebbe far proprio ma, semmai, combattere.
Cosa succederebbe se le pubbliche amministrazioni affidassero lavori e mansioni a volontari in altri campi, legittimate dalla stessa necessità di risparmio?
Si potrebbe spaziare dallo sfalcio dell'erba alla grafica, sino ai pareri legali e amministrativi. Anche in questi casi, siamo certi, si troverebbe qualcuno in grado di mettere a disposizione il proprio tempo e le proprie competenze.
Ma se è un soggetto pubblico a fare questa scelta perchè i cittadini non dovrebbero seguirne l’esempio affidandosi a mani volontarie, ma senza garanzie certe sulla reale competenza e professionalità? Seguendo questo ragionamento si rischia non solo di sminuire tante diverse competenze ma anche sottovalutare il pericolo immediatamente dietro l'angolo: l’abusivismo, una problematica che, come associazione di categoria, denunciamo da sempre.
Sappiamo bene, come associazione e come imprese, che l’Ente pubblico non può essere inteso come datore di lavoro, tuttavia, è nei fatti pur sempre un committente e come tale ha l’obbligo, nell’affidamento di lavori e servizi, di perseguire un modello che metta al centro le professionalità che operano a norma di legge per competenze acquisite e assolvano a obblighi fiscali e amministrativi. Non a caso per avviare l’attività di fotografo, oltre alle varie iscrizioni e comunicazioni all'INPS, Agenzia delle entrate, CCIAA, INAIL ed INPS, è necessaria anche quella alla Questura.
Tutti i mezzi delle imprese per gestire il processo della fatturazione elettronica. CNA La Spezia organizza diversi incontri sulla fatturazione elettronica nella sede di via Padre Giuliani n.6.
Durante gli incontri esperti CNA e dell’Agenzia delle Entrate illustreranno gli strumenti per emettere, trasmettere e conservare le fatture. L’introduzione dell’obbligo della fattura elettronica tra privati rappresenta, infatti, un cambiamento che necessita un’evoluzione culturale e un investimento formativo per i soggetti fino ad oggi abituati alla gestione cartacea della fatturazione. Dal 2019 i titolari di partita Iva dovranno emettere esclusivamente fatture elettroniche sia nei rapporti commerciali verso altri soggetti titolari di partita Iva sia nei confronti dei consumatori finali. CNA a livello nazionale fa parte da mesi di un gruppo di lavoro con l'Agenzia delle Entrate nato per cercare di capire i meccanismi al dettaglio, supportare le imprese e avere la possibilità di intervenire su eventuali problemi riscontrati in maniera tempestiva.
Per affrontare in modo consapevole questa rivoluzione nella gestione della contabilità aziendale Cna ha in programma la videoconferenza “Gli strumenti per gestire il processo di fatturazione elettronica” che si terrà nelle date del 17, 24 e 25 ottobre 2018 alle ore 17.30.
La prima data ha già raggiunto il numero massimo di prenotazione ma ci sono ancora posti per gli incontri del 24 e 25 ottobre. Si consiglia di prenotare visto che per lasciare spazio alle domande dei partecipanti i presenti agli incontri non supereranno il numero di 25 persone per volta.
La videoconferenza viene tenuta dai massimi esperti a livello nazionale della gestione della fattura elettronica: Claudio Carpentieri, responsabile politiche fiscali e societarie CNA, Paolo Savini vicedirettore dell’Agenzia delle Entrate, Valentina Formichella dipartimento politiche fiscali e societarie, Mario Carmelo Piancaldini, responsabile uffici applicativi fattura elettronica dell’Agenzia delle Entrate, Gerardo De Caro responsabile uffici Strategia ICT dell’Agenzia delle Entrate e Claudio Scaramelli, direttore generale Sixtema spa.
Al termine di ogni incontro verrà dato spazio alle domande dei partecipanti e il personale esperto dell’area fiscale della CNA sarà pronto a rispondere a qualsiasi quesito rilevato.
Per aiutare le imprese che vogliono investire e sostenere la nascita di startup.
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