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50 anni d'attività di Crovara srl

Autotrasporti Crovara S.r.L., azienda leader dei trasporti e della logistica, ha festeggiato i suoi primi 50 anni di attività inaugurando la propria nuova sede completamente rinnovata. La grande festa di famiglia ha coinvolto tante autorità locali, gli amici e i dipendenti e ha dato così il dovuto risalto ad un traguardo d’impresa importante. Dopo il saluto e taglio del nastro svolto insieme al sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini, Don Fabrizio di Loreto ha officiato la benedizione della nuova struttura, sottolineando anche la solidarietà mostrata della famiglia che con proprie devoluzione consente a tanti bambini in difficoltà di svolgere uno sport.
 

Hanno portato il proprio saluto la Senatrice Stefania Pucciarelli, il Deputato Andrea Orlando, la Presidente CNA La Spezia Federica Maggiani, il Presidente e Amministratore delegato d’Italscania Franco Fenoglio, il Presidente di Fitalog Enrico Bini e il responsabile Pirelli per l’Europa Marco Solari. 

 

La storia dell’azienda Crovara nasce dal padre di Umberto, Giorgio e inizia con un carro e cavallo, per proseguire nel lontano 1923 con l’acquisto del primo autocarro. Nel 1945, al termine della guerra c’è da rimboccarsi le maniche per fare risorgere l’Italia dalle macerie, e così anche i fratelli di Umberto, Attilio e Celso, entrano nell’impresa di autotrasporti paterna. Nel 1968 Umberto Crovara, ultimogenito, inizia la sua attività in proprio come “Autotrasporti Crovara Umberto” acquistando il suo primo autocarro. Nell’agosto del 1990, a seguito di un grave incidente stradale, Umberto rimase gravemente ferito ma nonostante ciò, grazie alla forza del suo carattere e al sostegno della famiglia, dopo pochi mesi rientra, con volontà e determinazione, in attività. Non potendo più occuparsi della guida dei camion, dal suo ufficio organizza e gestisce la sua impresa e si impegna anche per la sua categoria, dando supporto all’associazione delle imprese dell’autotrasporto CNA FITA dove ha ricoperto importanti incarichi, sia nelle Presidenze e Direzioni di livello provinciale che regionale. L’intraprendenza imprenditoriale di Umberto Crovara lo porta ad ampliare la sua impresa di autotrasporti denominata Crovara srl che ora grazie all’intervento dello studio A2D2 + Fabbrica si presenta completamente rinnovato per funzionalità e nell’ottica della sostenibilità ambientale. 

Oggi Umberto è socio con i figli Davide e Stefano e in ditta lavora anche il nipote Nicola. Crovara srl ha 20 dipendenti, un parco veicolare composto da 14 “trattori stradali”, un “autotreno”, 25 rimorchi e di un’area di 8.000 mq adibita a parcheggio, deposito e logistica.

 

Scheda descrittiva della nuova sede aziendale Crovara Srl realizzata dallo studio A2D2 + Fabrica 

L’intervento riguarda la costruzione di un nuovo edificio produttivo in grado di ospitare anche gli uffici necessari allo svolgimento delle attività aziendali della società Crovara srl. La sede è già localizzata nell’area da più di 50 anni, ma le condizioni lavorative attuali spingono la società stessa alla realizzazione di un edificio consono alle aspettative future sia lavorative che occupazionali.

L’area oggetto dell’intervento è ubicata in prossimità della viabilità che si diparte da Viale San Bartolomeo e porta all’abitato di Pitelli, nella parte sud est della prima periferia urbana che non risulta particolarmente intrisa da una permanenza di caratteri distintivi sia storici che urbanistici, così come non pare conservare la permanenza di caratteri relazionati a sistemi naturali storici, persi soprattutto nel periodo della urbanizzazione ed industrializzazione degli anni del dopoguerra fino agli anni 80/90 del 900. 

La necessità di riorganizzazione logistica, sia dell’area del piazzale che degli spazi lavorativi, ha previsto la realizzazione di un nuovo edificio che ospiterà la sede aziendale ed alcuni spazi produttivi coperti.

L’area produttiva si compone di un ampio piazzale, prevalentemente pianeggiante con una superficie di circa 7.500 mq e di forma allungata, che sicolloca parallelamente al fosso ed alla strada che dal borgo storico di Pitelli prendono il nome.

L’edificio ha una forma trapezoidale, derivante dalla necessaria localizzazione defilata rispetto al resto del piazzale che viene lasciato il più possibile libero per essere utilizzato nell'ambito delle attività produttive peculiari della società.

Il perimetro irregolare dell’edificio si rapporta alla configurazione del lotto e, a causa di queste sue caratteristiche localizzative, si presenta quindi con tre lati più chiusi mentre il lato verso il piazzale è caratterizzato da un fronte più aperto, composto da vetrate che si estendono anche sul lato al piano secondo che affaccia sull'area esterna. 

All’interno dell’edificio, composto di due parti fondamentali e ben distinte, trovano spazio a loro volta attività diverse: la prima, geometricamente più regolare e con le caratteristiche tipiche di un piccolo capannone, sia per dimensione circa 300 mq, che per caratteristiche costruttive e materiali, ha destinazione produttiva ed artigianale; mentre nella seconda, che ha caratteristiche diverse e si sviluppa su tre livelli, si trovano i servizi e le attività direzionali.

Gli uffici sono collocati in locali spaziosi e luminosi che si affacciano su un'ampia area scoperta utile anche al controllo del piazzale da parte degli addetti alle attività d’ufficio.

L’edificio nel suo insieme si presenta comunque come un corpo unitario caratterizzato dal comune uso dei materiali di finitura.

Dal punto di vista della valorizzazione paesaggistica del nuovo insediamento, l’integrazione con i diversi tessuti insediativi esistenti viene facilitata dall’utilizzo di tipologie edilizie non intensive che presidino il territorio in modo non solo da non abbandonarlo a se stesso ma nello stesso tempo da riqualificarlo mediante l'inserimento di volumetrie modeste e la collocazione del manufatto in aree già insediate ed urbanizzate: la nuova costruzione si rapporta direttamente con quelle esistenti nelle aree limitrofe cercando di creare una identità urbana al momento molto disgregata.

L’uso di tecnologie avanzate nella gestione del fabbisogno energetico e la realizzazione di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia da fonti rinnovabili, insieme all’uso di tipologie architettoniche e materiali contemporanei, che si rifanno tuttavia alle caratteristiche tipiche delle attività industriali, rendono il nuovo edifico non solo compatibile con uno sviluppo sostenibile delle attività produttive presenti nel nostro territorio, ma anche uno “strumento di lavoro” versatile ed innovativo per lo sviluppo della società insediata.

 

 

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