Serie B, tanto tuonò sulla testa di Zamparini che alla fine è arrivata la bagnata non tanto per lui – scaltro e tempista nel cedere le quote prima della definizione del quadro delle indagini – quanto per la società calcistica del Palermo: il tribunale federale nazionale ha sentenziato la retrocessione dei rosanero dal terzo all’ultimo posto in classifica, ergo la retrocessione in serie C con Carpi e Padova con effetto immediato in coda: cancellati i play-out che dovevano tenersi tra Foggia e Salernitana entrambe salve malgrado i pessimi risultati stagionali, mentre in testa il Perugia si accoda all’ottavo ed ultimo posto in griglia play-off, il Cittadella slitta al settimo, le Aquile al sesto, il Verona al quinto, Pescara al quarto e Benevento al terzo.
Così restando la classifica, venerdì prossimo inizieranno i play off ma in modo del tutto diverso rispetto al quadro valido fino a questa mattina: lo Spezia non andrà a Verona con un solo risultato utile ma ospiterà il Cittadella al Picco, con due risultati utili su tre (vittoria o pareggio) a fronte degli esiti degli scontri diretti.
In virtù della sentenza del giudice sportivo la Lega ha preso una rapida decisione: “Nelle more del giudizio di appello il Consiglio direttivo della Lega Nazionale Professionisti Serie B, riunito in data odierna, vista la sentenza pubblicata il 13 maggio 2019 del Tribunale Federale Nazionale, immediatamente esecutiva, relativa all’U.S. Città di Palermo, ha deliberato all’unanimità di procedere con le partite dei playoff con le date già programmate lo scorso 29 aprile. In conformità al suddetto dispositivo procede al completamento delle retrocessioni, di cui tre già avvenute sul campo in data 11 maggio 2019 (Foggia, Padova, Carpi) e la quarta (Palermo) decisa dalla Giustizia sportiva”.
Ora si attende il verdetto del CAF (l’Appello della giustizia sportiva) sulla base del ricorso scontato che presenterà la società rosanero contro la decisione di primo grado. Anche se, leggendo tra le righe del dispositivo della sentenza, si ravvisano profili di una certa gravità: “Il Collegio ritiene che il quadro emerso dalle vicende sopra descritte appare in tutta la sua gravità, idoneo a porre in evidenza il compimento di una sistematica attività volta ad eludere i principi di sana gestione finanziaria e volta a rappresentare in maniera non fedele alla realtà lo stato di salute della società deferita. A fronte di tali circostanze, è derivato il compimento di attività chiaramente elusive, idonee a non fotografare la reale situazione della società, proseguite ininterrottamente dal 2015 al 2018 e aventi il loro apice relativamente al bilancio al 30 giugno 2016 le cui alterazioni, per quanto risulta dagli atti oggetto del giudizio, hanno consentito di conseguire l’iscrizione al campionato di calcio 2017/2018. A fronte, pertanto, delle riconosciute responsabilità degli odierni deferiti ed in ragione della gravità degli illeciti, il Tribunale ritiene di accogliere le richieste formulate dalla Procura Federale”.
Resta il dubbio su cosa potrà succedere se il Caf decidesse di riformare, in tutto o in parte, la sentenza di primo grado, ovviamente partendo dall'ipotesi quasi irreale che i giudici di appello possano riuscire a pronunciarsi entro venerdì. In caso di avallo della sentenza del TFN ovviamente non cambierebbe nulla, in caso di attenuazione della pena, magari con una forte penalizzazione potrebbe tornare in auge la sfida in coda per i play-out, ovviamentesde la CAF smentisse il primo grado tutto tornerebbe come ieri, e lo Spezia dovrebbe partire per la gara secca al Bentegodi.