Tre punti alla salvezza pressoché matematica: contro il Brescia al Picco stasera, 17 aprile, lo Spezia ha la possibilità di chiudere il discorso salvezza, sbandierata dall'inizio come principale obiettivo da parte della società bianca. Con 21 punti ancora sul tavolo nelle ultime sette gare non è utopia sperare in qualcosa di meglio, anche perché malgrado la striscia opaca degli ultimi tempi, oggi come oggi la griglia play-off dista appena 4 punti, ovviamente al netto delle prestazioni delle dirette concorrenti.
I numeri purtroppo non confortano molto la speranza: al Picco lo Spezia non vince dal lontanissimo 23 febbraio, 3-0 alla Salernitana, una vittoria che è rimasta l'unica nelle restanti quattro gare interne che hanno visto le Aquile gettare letteralmente via la stagione, prima perdendo contro il modesto Cesena, poi pareggiando contro le altrettanto mediocri Ternana e Ascoli, fino all'ultimo pareggio - qui lo Spezia meritava di più - contro la capolista Empoli.
Si riparte senza Gilardino e senza Palladino. I due "over" dello Spezia, sia per quanto riguarda il livello tecnico sia - purtroppo - per quanto riguarda l'età confermano con la discontinuità legata ai problemi fisici i limiti di una politica di mercato che ha allontanato giocatori sicuramente meno dotati (come ad esempio Vignali, Acampora, Okereke e Shekiladze) ma con qualche lustro in meno sulle spalle. La speranza adesso è quella di recuperare almeno Gilardino per la prossima gara in programma a Pescara, con lui in campo lo Spezia guadagna anche in autorevolezza.
Senza gli squalificati Giani e Terzi e con Capelli ancora ko dopo l'ustione al braccio rimediata in casa, difesa da reinventare per mister Gallo, ma l'unico settore dove non mancano le opzioni è sicuramente il centro della difesa. Partito con l'idea della difesa a 3, abbandonata cammin facendo, il mister di Bollate ha fatto tesserare davvero tanti centrali, con il Nazionale Under 21 Calabresi che non ha mai visto praticamente palla e se n'è andato in polemica lo scorso gennaio. Restano abili e arruolati Masi, Ceccaroni, Corbo senza dimenticare De Col con l'impiego largo di Augello, ma per questa sera i più probabili sono i primi due.
Attacco affidato all'esperienza di Granoche e Marilungo: a centrocampo torna a disposizione Mora, ma Gallo pare orientato a confermare la linea mediana di Frosinone, unico dubbio sulla trequarti dove Ammari sembra preferito a Marilungo, con Forte pronto a subentrare dalla panchina.
In campo nelle due squadre due degli attaccanti più prolifici della cadetteria, il Diablo a quota 97 gol in serie B, l'Airone molti di più: 132 solo in B. Meglio del numero 9 solo Stefan Schwoch con 135 reti, in riposo da tempo e Daniele Cacia, con 134 centri nelle file del Cesena, prossimo avversario proprio del Brescia.
Pretattica di mister Boscaglia: nell'ultima gara interna ben giocata contro il Carpi ha schierato il Brescia nel 4-3-1-2 preferito anche dal suo collega Gallo, con Caracciolo e Torregrossa davanti ad un trequartista ancora da individuare (causa assenza di Ndoj) ma potrebbe anche decidere last-minute di coprirsi meglio sulle fasce, affidandosi alla fisicità di Spalek e Okwonkwo dietro all'Airone. Il Brescia è imbattuto da 4 giornate con un bilancio di 2 successi e 2 pareggi: dopo la sconfitta per 3-0 rimediata 5 turni orsono a Bari sono arrivate la vittoria per 2-1 sul Pescara, il pareggio 0-0 a Chiavari, la vittoria a Venezia per 2-1 e il pareggio interno di sabato scorso per 1-1 contro il Carpi, cinico da par suo che ha trovato il gol al 94'c come al solito cinico a massimizzare con un gol al 94'.