Lo ha detto parlando ai giornalisti ai bordi del campo mezzora prima del fischio d'inizio, applaudito ed acclamato dai mille tifosi presenti in tribuna, compreso chi nelle ultime settimane aveva sputato veleni e polemiche sui tanti social dei supporter aquilotti.
"Non vendo lo Spezia" ha ribadito Volpi, "vogliamo solo spendere meglio i soldi rispetto al passato".
A chi gli faceva notare il lungo assenteismo dalla nostra città (dal Picco due anni, ultimo passaggio al Ferdeghini lo scorso novembre) Volpi ha ricordato che lui lavora un Africa venti ore al giorno, che ha avuto i suoi problemi lì con il mercato petrolifero e in Italia con le varie inchieste fiscali a suo carico, ribadendo tra l'altro la sua estraneità e correttezza che in ogni caso dovrà dimostrare eventualmente in qualche Tribunale e non certo su un campo di calcio.
"Non perdo una partita dello Spezia, ma è molto più comodo vederla in tivù dall'Africa piuttosto che in Italia, dove devo fare ogni volta un sacco di km".
Ribadendo la fiducia nella dirigenza aquilotta - nuovo il presidente Chisoli, confermato l'ad Micheli, l'uomo dei conti da alcuni anni - Volpi non si è sottratto agli impegni solenni "ripartiamo con un progetto da dove siamo rimasti, se mi sarà chiesto di comprare un giocatore decisivo torno in Italia anche domani e lo compro", alla scaramanzia, " non dico che voliamo in serie A perché porta male, ma a me piace vincere anche a scopa" e al mea culpa, "abbiamo speso male i soldi, l'affare Giannetti a gennaio il peggiore della mia gestione".