Leandro Chichizola si è preso la porta dello Spezia. Dal suo arrivo nella sessione invernale trasferimenti ha disputato tutte le successive partite da titolare scalzando la concorrenza di Stefano Gori, prima scelta di D'Angelo dall'infortunio di Sarr fino all'approdo dell'argentino nel golfo. Numeri alla mano, ecco le statistiche a confronto dei due nelle gare disputate a difesa dei pali della porta aquilotta. 16 le partite (1440 minuti) giocate da Gori contro le 10 (900 minuti) di Chichizola. Entrambi hanno subito 9 gol nei rispettivi match giocati, ma rapportando questo dato ai 90 minuti giocati emerge una significativa differenza: 0.56 gol subiti a partita di Gori contro lo 0.90 di Chichizola. Nel dettaglio 42 parate su 49 tiri subiti con una percentuale di salvataggi pari all'83.7% per il portiere italiano; 21 parate su 29 conclusioni subite con una percentuale di salvataggi del 69% per l'argentino.
Soffermandosi sulla qualità delle parate, Gori ha un PSxG di 10.4, con un valore PSxG+/- di +3.4, il che significa che ha salvato 3.4 gol più di quanto atteso. Chichizola ha un PSxG di 7.6, ma un valore PSxG+/- di -0.4, segno che ha concesso più reti rispetto alle aspettative. Se si applica tale dato ai 90 minuti disputati, Gori ha un saldo positivo di +0.21, mentre Chichizola è in negativo con -0.04. Questo evidenzia come Gori abbia offerto prestazioni superiori rispetto a quanto atteso in base ai tiri subiti, mentre Chichizola abbia avuto un rendimento inferiore.
Spicca un altro sorprendente dato sui lanci lunghi: dei 225 passaggi ad ampio raggio effettuati da Gori, 97 hanno raggiunto un compagno con una percentuale del 43.1% di passaggi completati; inferiore la media di Chichizola, ferma al 35.4%, con 67 lanci andati a buon segno su 189 tentativi totali. Balza all'occhio in tal senso la maggiore accuratezza dell'ex portiere della Juventus nei lanci che superano i 36,576 metri. Chichizola, tuttavia, va molto più spesso alla ricerca del passaggio lungo e copre più campo di Gori quando la fa. Inoltre, l'ex Parma risulta essere maggiormente cercato e coinvolto dai compagni all'interno del gioco: 2.30 tocchi fuori area nei 90 minuti contro lo 0.50 di Gori, una netta superiorità dell'estremo difensore argentino su questo dato.
Proprio la maggior partecipazione all'interno del gioco e la propensione al gioco con i piedi fanno prediligere a D'Angelo il portiere argentino. Assidua ricerca delle punte, pressione alta nella metà campo avversaria e fisicità dello Spezia fanno si che l'estremo difensore debba essere spesso chiamato in causa, anche fuori dalla propria area di rigore. Ciò a discapito di parate e maggiore solidità difensiva che, numeri alla mano, Gori dimostra di poter offrire.
(Fonte immagine: Speziacalcio.com).