Riparte stasera con l'impegno in Coppa Italia (diretta Mediaset ore 21) contro il Venezia la stagione ufficiale dello Spezia.
Confortante la marcia di avvicinamento con le quattro amichevoli di livello internazionale - Bochum, Sassuolo, Wolfsburg e Maiorca - nelle quali le Aquile reinterpretate dal nuovo mister Massimiliano Alvini hanno dato prova di carattere e personalità, con alcuni promettenti profili tra i nuovi arrivati.
A cominciare proprio dal primo arrivato in ritiro sulle Dolomiti, ovvero il 2001 Luca Moro, bomber in serie C con il Catania due stagioni orsono con 21 gol in 29 partite, importante anche il suo contributo l'anno scorso nella corsa promozione del Frosinone, insieme ad attaccanti di categoria del calibro di Insigne, Mulattieri, Borrelli e Caso.
Nel reparto offensivo dello Spezia, almeno fino ad oggi, abbondano giovani talenti ma con poca esperienza, a partire dal 2001 lettone Krollis, per lui 31 minuti in 4 apparizioni in serie A, o il 2005 Francesco Pio Esposito per lui esperienza solo in Under 20. Se si considera che i veterani sono il 2003 Cipot e il 1999 Antonucci si può ben comprendere come al reparto manchi un attaccante di peso, non solo fisico ma anche anagrafico dando Verde per sicuro partente, magari all'ultima ora di mercato.
Cosa manca allo Spezia? Innanzitutto il calore del Picco: le Aquile resteranno senza campo causa lavori per un mese e mezzo buono: la prima al Picco è probabile che sarà Spezia-Pisa nella prima decade di ottobre. Poi manca un attaccante di esperienza e un centrale difensivo per i noti problemi di Wisniewski e Hristov.
I tifosi auspicano che prima della fine del mercato con i saldi attivi derivanti dalle cessioni di Nzola, Holm e forse Verde arrivino i rinforzi attesi in primis dal mister aquilotto: non è pensabile che una dirigenza che dal dopo-Mapei ha indicato quale unico obiettivo la pronta risalita in serie A basi tutto il mercato in entrata sui soldi arrivati dalla vendita di Agudelo. Non è pensabile ma per ora è così, ma ci sono ancora due settimane per sapere come andrà a finire.
Cosa ha in più lo Spezia? Un budget da serie A, tra paracadute e plusvalenze in arrivo tra Nzola, Holm e Verde. Un mister "cagnaccio" in senso buono, passionale e carismatico oltre che autore di un bel calcio. Allo Spezia Max Alvini cerca un rilancio professionale, dopo tante stagioni dagli esiti alterni ma sempre all'insegna del calcio giocato, compresa l'ultima alla guida della Cremonese, retrocessa come lo Spezia.
Alvini può tornare ad essere il mister vincente che nel 2019 con la Reggiana conquistò la Serie B dopo i play-off riportando gli emiliani in cadetteria dopo 21 anni? A fine anno l'attuale tecnico aquilotto vinse la Panchina d'Oro di Serie C come miglior allenatore, ma l'anno dopo in cadetteria retrocesse con i granata salutando Reggio Emilia.
Dopo i play off in serie B con il Perugia nel 2021 l'approdo a Cremona la scorsa stagione, non proprio da ricordare con l'ex neopromossa in Serie A che lascia a gennaio 2023 dopo 7 pareggi e 11 sconfitte in 18 partite, venendo sollevato dall'incarico dopo la sconfitta interna contro il Monza e la squadra all'ultimo posto in A.
Ovvio che Alvini investa tantissimo di sè in questa difficile annata: lui per primo gettando acqua sul fuoco dopo le ottime prove in amichevole, aspettando una punta centrale e un difensore per poter contare su una squadra davvero competitiva.
Intanto ha chiarito pubblicamente che sulla rosa attuale fa affidamento, snocciolando in conferenza stampa i nomi di Drago, Amian, Bastoni, Esposito, Nikolaou, Zurkowski, Ekdal: un chiaro segnale alla società, avvertita che altre defezioni dovranno essere adeguatamente reintegrate.
Contro il Venezia probabile che Alvini confermi l'undici accattivante visto nel calcio amichevole: con Dragowski dietro al pacchetto difensivo a quattro formato dai centrali Muhl e Nikolaou, ai lati Amian e Reca.
A centrocampo solo problemi di esuberi: Salvatore Esposito ha scelto per sé la maglia numero 10, da capire se appropriata, vicino a lui i braccetti Bandinelli e Cassata, dietro l'unica punta Moro un tris di gamba e fantasia formato da Zurkowski, Verde e Antonucci.
Di fronte ci sarà un Venezia scoppiettante, come lo Spezia reduce da buoni test e con tanti ex nell'organico. La squadra di Vanoli si schiererà con un 4-3-1-2 con Joronen in porta, difesa con l'ex Candela e Zampano, centrali Idzes e Sverko. A centrocampo un altro ex, l'islandese Ellertsson con Tessman e Busio, in attacco Pierini sulla trequarti, con la coppia di punte formata dal forte Pohjanpalo che tanti tifosi delle Aquile avrebbero visto volentieri in maglia bianca e Johnsen.
Ecco le probabili formazioni:
SPEZIA (4-3-2-1): Dragowski; Amian, Muhl, Nikolaou, Reca; Bandinelli, S. Esposito, Zurkowski; Verde, Moro, Antonucci.
Allenatore: Massimiliano Alvini.
VENEZIA (4-3-1-2): Joronen; Candela, Idzes, Sverko, Zampano; Ellertsson, Tessman, Busio; Pierini; Pohjanpalo, Johnsen.
Allenatore: Paolo Vanoli.
Sarà il signor Niccolò Baroni di Firenze a dirigere Spezia - Venezia, in programma lunedì 14 agosto alle ore 21:00 presso l'Orogel Stadium Dino Manuzzi di Cesena.
Assistenti: sig. Marco Ricci (Firenze); sig. Federico Fontani (Siena)
Quarto Uomo: sig. Samuele Andreano (Prato)
VAR: sig. Marco Piccinini (Forlì)
AVAR: sig. Roberto Meraviglia (Pistoia)